Notizie Notizie Italia Ferrari: prima la trimestrale a fine luglio, poi il CMD di ottobre. La view degli analisti

Ferrari: prima la trimestrale a fine luglio, poi il CMD di ottobre. La view degli analisti

26 Giugno 2025 15:23

Nonostante i mercati siano focalizzati su diversi fronti, come quello geopolitico, commerciale e di politica monetaria, c’è un altro tema che presto entrerà nel vivo: ovvero l’appuntamento la stagione delle trimestrali. Come sempre ad aprire le danze, a inizio luglio, saranno le società di Wall Street che verranno seguite a ruota dalle big europee e anche da quelle di Piazza Affari.

In questi giorni gli analisti si sono soffermati sui numeri e sulle stime del secondo trimestre di Ferrari, dopo che il management della Rossa ha organizzato una conference call nel corso della quale ha fatto il punto sul business. Un incontro a poco più di un mese dalla pubblicazione dei conti del secondo trimestre e del primo semestre 2025 in calendario il prossimo 31 luglio.

Vediamo le stime degli analisti, con alcuni commenti in vista del Capital Market Day (CMD) previsto in autunno.

Cosa dicono gli analisti?

Post incontro, gli analisti hanno fatto il punto e hanno messo in evidenza alcuni punti in vista dei conti trimestrali. In particolare, è emersa la conferma che il secondo trimestre 2025 è visto in linea col piano. Con gli esperti di Equita che hanno sintetizzato così cinque aspetti chiave:

  • volumi in linea con la guidance 2025 di crescita “very low single digit”;
  •  mix positivo perché il calo della Daytona è compensato da ramp-up della 12Cilindri, e altre serie speciali, dal country mix favorevole e dalle “forti personalizzazioni” (non quantificate, ma nel secondo trimestre 2024 erano pari al 20% del fatturato auto e ricambi)
  •  margine operativo percentuale simile al primo trimestre 2025 (ovvero EBITDA circa 38,7%) perché il mix di prodotto è meno forte (per le minori Daytona), il forex è negativo (anche se l’effetto è mitigato dalle coperture) e i costi della presentazione di alcuni nuovi modelli
  • Free cash flow meno forte del primo trimestre (=+620 milioni) in quanto l’effetto netto di anticipi ricevuti per la F80 e scaricati per gli altri modelli sarà meno rilevante
  • nessun impatto dai dazi Usa in quanto è stato usato il magazzino (l’eventuale effetto si vedrà dal terzo trimestre).

Partendo da queste indicazioni Equita stima per il secondo trimestre un fatturato in crescita del 6% a 1,82 miliardi di euro, un EBITDA a +6% a quota 710 milioni e un utile netto sempre in crescita del 6% a 440 milioni. Non si discostano di molto le previsioni di Banca Akros che si attende un giro d’affari in rialzo del 7% a 1,831 miliardi e un EBITDA a 711 milioni (+6%).

Equita, che mantiene la raccomandazione hold e il target price di 380 euro su Ferrari, si attende che “le guidance 2025 vengano reiterate, o eventualmente aggiustate solo per incorporare l’attuazione della politica commerciale in US in conseguenza dei dazi“. E aggiungono: “Riteniamo possa esserci un minimo upside nel 2025 per il rilascio degli accantonamenti per la F1, ipotizziamo 10-20 milioni dato che tipicamente ad inizio anno vengono preventivati come se si debbano pagare i premi per la vittoria in F1”.

CMD tra i catalyst, appuntamento il 9 ottobre

Secondo gli esperti di Barcalys, che mantengono una valutazione overweight e un target price di 485 euro, uno degli appuntamenti chiave per gli investirori è il CMD del 9 ottobre. “Ci aspettiamo una nuova guidance a medio termine a 5 anni e ulteriori dettagli sulla traiettoria sui piani della società in termini di ibrido/elettrico il prossimo 9 ottobre, anche nel contesto del lancio parziale della Ferrari Elettrica BEV, che rappresenta un punto focale chiave per gli investitori”, commenta la banca d’affari inglese.

Titolo e view degli analisti

Dopo lo scatto rialzista di ieri, oggi Ferrari viaggia in ribasso di quasi l’1,5% a quota 401,8 euro (allontanandosi dal massimo di giornata a quota 409 euro). Da inizio anno il titolo ha mostrato una certa debolezza, registrando quasi un -2% YTD.

Attualmente il consenso Bloomberg vede 14 buy, 10 hold e 3 sell sul titolo con un target price medio a 445,88 euro, il 10,2% in più della quotazione attuale.