Notizie Notizie Italia Ferrari: più utili nel trimestre. Attesi 6 nuovi modelli, tra cui la Rossa elettrica. La reazione del titolo

Ferrari: più utili nel trimestre. Attesi 6 nuovi modelli, tra cui la Rossa elettrica. La reazione del titolo

6 Maggio 2025 14:35

Trimestrali nel vivo a Piazza Affari. Dopo Intesa Sanpaolo, sono arrivati i numeri di Ferrari che mostrano un primo trimestre con utili in rialzo per la Rossa di Maranello grazie alla forte domanda di supercar. Crescita a doppia cifra anche per i ricavi che sono saliti a un passo da 1,8 miliardi di euro e conferma delle previsioni per l’intero 2025 nonostante la politica commerciale Usa.  “È stato un altro grande inizio d’anno”, ha rimercato Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, commentando i numeri trimestrali.

Vediamo nel dettaglio il set di numeri trimestrali presentati dal gruppo di Maranello.

Ferrari, una trimestrale in crescita

Per Ferrari il 2025 è iniziato con il piede sull’acceleratore, grazie a una strategia che, come ha sottolineato l’a.d. Vigna, punta alla qualità dei ricavi più che ai volumi. Guardando nel dettaglio ai conti del primo trimestre, Ferrari ha visto i ricavi netti salire del 13% a 1,791 miliardi di euro (+12,2% a cambi costanti), con le vetture consegnate che hanno raggiunto le 3.593 unità, con un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente.

“La ripartizione geografica rispecchia la strategia di allocazione della società per preservare l’esclusività del marchio. Durante il trimestre la regione EMEA ha registrato un aumento di 128 unità, le Americhe hanno riportato un incremento di 25 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una diminuzione di 80 unità e la regione Resto dell’APAC ha riportato una diminuzione di 40 unità”, spiegano da Ferrari sottolineando che l’aumento delle consegne nel trimestre è stato trainato dalla Ferrari Roma Spider e dalla 296 GTS, la famiglia delle SF90 XX e la Purosangue.

Nel trimestre l’Ebitda si è attestato a 693 milioni, in crescita del 14,6% rispetto all’anno precedente (con un margine dell’Ebitda del 38,7%). Nel primo trimestre 2025 l’Ebit è di 542 milioni, con un aumento del 22,7% rispetto all’anno precedente. L’utile netto del trimestre ha raggiunto i 412 milioni, in aumento del 17,0% rispetto all’anno precedente, e l’utile diluito per azione del trimestre si è attestato 2,30 euro, rispetto a 1,95 euro nel primo trimestre 2024.

La generazione di free cash flow industriale nel trimestre, “estremamente solida” e pari a 620 milioni, “è stata trainata – spiega la società – dall’aumento dell’Ebitda da attività industriali e dalla variazione positiva di capitale circolante, fondi e altre voci per 163 milioni – che riflettono anche l’iniziale incasso degli anticipi sulla F80 – in parte controbilanciati da spese in conto capitale per 224 milioni”.

L’indebitamento industriale netto al 31 marzo 2025 è sceso a 49 milioni contro 180 milioni al 31 dicembre 2024. “La variazione riflette anche riacquisti di azioni proprie per 424 milioni, inclusa la partecipazione di Ferrari all’offerta di bookbuild accelerato eseguita da Exor il 27 febbraio 2025”.

Numeri che hanno battutto anche il consensus Bloomberg che indicava un fatturato di 1,77 miliardi di euro ed Ebit pari a 532,8 milioni. “I risultati suggeriscono che Ferrari rimane relativamente resiliente ai problemi legati alla domanda che stanno colpendo i competitor alle prese con i costi aggiuntivi dovuti ai dazi statunitensi”, segnalano da Bloomberg.

Ferrari conferma guidance 2025

Nessuna novità per Ferrari in termini di guidance per il 2025. La società si attende ricavi superiori a 7 miliardi di euro, un Ebitda adjusted di almeno 2,68 miliardi, un Ebit sempre rettificato di 2,03 miliardi e un free cash flow industriale superiore a 1,20 miliardi.

I nuovi modelli

Di recente, per l’esattezza lo scorso 29 aprile, Ferrari ha presentato le nuove versioni speciali della Ferrari 296 GTB e 296 GTS: la 296 Speciale e la 296 Speciale A. Questi nuovi modelli si basano sulle attuali berlinette della nostra gamma, la 296 GTB e la 296 GTS, e segnano un ulteriore progresso sia in termini di prestazioni che di caratteristiche, incorporando soluzioni derivate dalle nostre vetture da corsa: la 499P, la 296 GT3, la 296 Challenge e la monoposto di Formula 1.

“Continuiamo ad arricchire la nostra offerta di prodotti – in linea con i nostri piani – con sei nuovi modelli nel corso dell’anno, tra cui le 296 Speciale e 296 Speciale A recentemente presentate e la tanto attesa Ferrari elettrica che sarà protagonista di un lancio unico e innovativo. Siamo entusiasti delle novità che ci attendono”, ha promesso il ceo Vigna commentando i conti appena diffusi.

La reazione del titolo

A Piazza Affari, il titolo Ferrari indietreggia dello 0,5% e viaggia sotto i 409 euro. Insomma, il mercato non sembra voler festeggiare.

“Segno che l’eccellenza non basta più: ora si gioca tutto sulle aspettative future. Per la prima volta, Ferrari inserisce nella guidance un rischio esplicito di compressione dei margini operativi fino a 50 punti base, in caso di revisione delle politiche commerciali legate ai dazi USA. Una dichiarazione che pesa. Significa che, se necessario, il Cavallino potrebbe rinunciare a una parte del margine per non compromettere la relazione con clienti e dealer in mercati chiave come quello americano”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.

E aggiunge: “La reazione fiacca post-trimestrale riflette forse l’assenza di catalizzatori immediati. L’eccellenza è scontata, il mercato ora pretende un altro giro di pista. Ancora più veloce. Ferrari resta un caso unico per posizionamento, pricing power e redditività per veicolo. Ma anche a Maranello, la perfezione deve saper sorprendere. Perché in Borsa, come in pista, conta il giro successivo. Il brand regge, il mix premia, ma l’ambiente esterno (dazi, Cina, clienti) obbliga Ferrari a guidare con due mani salde sul volante. Una trimestrale che tuttavia convince per chi guarda ai fondamentali”.