Ferrari: analisti alzano target dopo nuova supercar da tutto esaurito. Test conti il 5 novembre

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Ferrari resta sotto la lente d’ingrandimento degli analisti dopo la presentazione della nuova supercar (la F80, già sold out) e in vista della pubblicazione dei risultati del terzo trimestre in calendario a inizio novembre. Tra gli ultimi a rivedere le valutazioni sul titolo della Rossa di Maranello Barclays che ha alzato il target price da 450 a 500 euro, ma anche gli esperti di Goldman Sachs che hanno ritoccato verso l’alto il prezzo obiettivo a 470 euro da 420 (confermato il rating neutral).
La nuova supercar da tutto esaurito
Per il gruppo di Maranello la nuova F80 “rappresenta la vetrina tecnologica e prestazionale della Casa di Maranello, nonché uno sviluppo estremo per il motore a combustione interna” ed “entra a far parte di un segmento popolato da vetture iconiche, a partire dalla GTO (1984) fino alla LaFerrari Aperta (2016)”. Una vettura dotata di motore ibrido sarà prodotta in serie limitata a 799 esemplari. L’inizio delle consegne è previsto per il quarto trimestre 2025 per la nuova auto di Maranello che ha già fatto il tutto esaurito.
Secondo gli analisti di Barclays, che hanno confermato la raccomandazione overweight e migliorato il prezzo obiettivo a 500 euro, il lancio della F80 “riconferma il pricing power unico”.
Ferrari ha presentato la sua nuova “Supercar”, la F80 (dopo LaFerrari), edizione limitata a 799 unità a un prezzo di 3,6 milioni di euro e già completamente sold out al momento del lancio (come spesso accade in Ferrari per Special, Icona e Supercar). In precedenza Barclays aveva effettivamente segnalato il probabile lancio di una Supercar (lancio finale del 2024) e un fattore chiave del mix di modelli Ferrari in vista del 2025-27, l’aumento del mix della F80 è “maggiore rispetto quanto avevamo precedentemente pensato, e di conseguenza si traduce in un ulteriore aumento delle nostre stime 2025-26 già superiori al consenso”.
Preview Ferrari: le attese per il terzo trimestre
Tra due settimane esatte Ferrari alzerà il velo sui risultati del penultimo trimestre dell’anno, con il test conti fissato per il prossimo 5 novembre. Goldman Sachs si attende un altro solido trimestre. “Ci aspettiamo che Ferrari registri un altro trimestre forte, nonostante le minori spedizioni della Daytona e alcuni costi associati all’implementazione di un nuovo ERP”, segnala la banca d’affari Usa che si attende un Ebit rettificato di 457 milioni, con un margine del 28,2% (consensus al 28,3%).
Il consensus di Bloomberg sui risultati finanziari di Ferrari del terzo trimestre indica, invece, un fatturato netto in aumento a 1,65 miliardi di euro e un utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, a 372,3 milioni di euro. In termini di profittabilità le attese sono di un Ebitda a 636,3 milioni e un Ebit di 463,2 milioni.
Se prendiamo in considerazione i conti del terzo trimestre 2023, annunciati dal gruppo lo scorso 2 novembre, Ferrari aveva registrato ricavi netti pari 1,544 miliardi, in crescita del 23,5% rispetto all’anno precedente, con consegne totali pari a 3.459 unità (+8,5% rispetto al terzo trimestre 2022). L’Ebit rettificato era salito del 41,6% a 423 milioni, l’utile netto adjusted era stato pari a 332 milioni e l’Ebitda sempre in versione adjusted aveva segnato un balzo del 37% a 595 milioni.
La guidance 2024 dovrebbe essere confermata dopo la recente revisione. Annunciando i conti della prima parte dell’anno all’inizio di agosto, Ferrari ha rivisto al rialzo l’outlook per il 2024, indicando alcune ipotesi per l’anno. Tra cui, “mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti” e “solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati”.
Nel dettaglio, lo scorso agosto Ferrari indicava per il 2024 ricavi netti superiori a 6,55 miliardi di euro rispetto alla precedente guidance in cui indicava un fatturato superiore a 6,4 miliardi. L’utile diluito per azione rettificato è atteso a un livello ≥7,90 euro, rispetto alla precedente guidance di un Eps ≥7,50 euro, mentre l’Ebitda rettificato dovrebbe essere superiore ai 2,5 miliardi di euro dai 2,45 miliardi pronosticati in precedenza.
La corsa del titolo e i nuovi record
Da inizio anno il titolo è salito di circa il 45%, tra i migliori 10 dell’indice Ftse Mib, e vanta la maggiore capitalizzazione a Piazza Affari per oltre 80 miliardi di euro. Il titolo ha corso molto quest’anno, con una accelerazione dopo i conti del secondo trimestre e la revisione della guidance. Tanto che lo scorso settembre ha raggiunto un nuovo record storico a quota 450,3 euro.
Una valutazione in costante crescita rispetto ai numeri visti con la quotazione avvenuta sul Nyse nell’ottobre 2015 (il prezzo della quotazione fissato sul più alto valore della forchetta tra 48-52 dollari). Dopo il debutto a Wall Street l’anno successivo (era gennaio 2016) era sbarcata anche a Piazza Affari, con la separazione da Fca firmata da Sergio Marchionne. “Ferrari: un nuovo traguardo. E una nuova partenza”. È la frase scritta dallo stesso Marchionnne il 4 gennaio 2016 sulle dediche di Borsa Italiana per il debutto della Rossa di Maranello.