La Fed lancerà il QE3 ma i dettagli faranno la differenza
Riceviamo e riprendiamo una nota di Jean-Baptiste Pethe, Economista di Exane BNP Paribas, sulla riunione della Fed di stasera.
Il meeting del FOMC dovrebbe rappresentare un ulteriore step degli sforzi della Fed. Riteniamo che la Fed soddisferà le aspettative e lancerà un QE3 ma il mercato presterà grande attenzione ai dettagli del programma.
Sin dallo scorso maggio, supportati dall’idea che la Fed non potesse far fronte al suo duplice mandato, abbiamo stimato possibile il lancio di un QE in autunno. Il tasso di disoccupazione é rimasto stabile per molti mesi. Nel frattempo, il trend inflazionistico si é attenuato: il deflatore core della spesa per consumi si attesta solamente all’1,6% annuo e non accenna a mostrare un cambio di tendenza. Inoltre, l’outlook economico soffre per il fiscal tight e per la debole crescita internazionale.
Ci aspettiamo che ancora una volta il FOMC riveda al ribasso le proiezioni sull’andamento dell’economia. Attualmente la Fed si aspetta una crescita del 2,5% nel 2013, un livello superiore di 0,4pt a quello stimato dal consensus e di 0,6pt rispetto al nostro scenario. Il downgrade da parte del FOMC dovrebbe far prolungare la guidance sui bassi tassi d’interesse dal 2014 a metà 2015. E qualora ciò non accadesse, l’assenza di tale estensione si tradurrebbe in un inasprimento delle condizioni monetarie dato che la data del primo rialzo dei tassi sarebbe più vicina.
Gli scenari possibili per il QE3 sono: acquisto di asset per un ammontare definito come avvenuto nel QE1 (1,250 bn USD) e nel QE2 (600 bn USD); programma a durata indeterminata e privo di regole specifiche; programma a durata indeterminata ma con obiettivi sul tasso di disoccupazione e sull’inflazione. Quest’ultima opzione avrebbe conseguenze maggiori ma non riteniamo probabile che l’FOMC sia pronto ad implementare un cambio di rotta così significativo. Un buon compromesso sarebbe un mix delle prime due opzioni.