Notizie Rating FCA: S&P’s alza rating a “BB” dopo rimozione vincoli a liquidità FCA US

FCA: S&P’s alza rating a “BB” dopo rimozione vincoli a liquidità FCA US

18 Marzo 2016 18:00

Standard & Poor’s Ratings Services ha annunciato di aver alzato il merito di credito di lungo termine di Fiat Chrysler Automobiles a “BB” dal precedente “BB-” confermando la valutazione di breve “B”. La decisione è riconducibile, riporta la nota dell’agenzia, “al completamento del processo per accedere ai 10,4 miliardi in cassa di FCA US” che ha innescato “un rafforzamento  del merito di credito e migliorato il livello di liquidità”.

“Nell’analisi di FCA, adesso possiamo considerare il gruppo come una singola entità economica”, riporta la nota di S&P’s. “Riteniamo che la spesa in conto capitale si confermerà significativa con la conseguenza potenziale di spingere il flusso di cassa operativo post investimenti (FOCF) in negativo”.  L’outlook è stabile poiché S&P’s stima che FCA manterrà “il rapporto tra il flusso di cassa operativo e il debito sopra il 25% e il debito/Ebitda sotto 3 nel 2016 e nel 2017″.

Qualche giorno fa il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha annunciato che FCA US ha concluso accordi modificativi dei suoi Term Loan con scadenza nel 2017 e nel 2018 che rimuovono le limitazioni contrattuali alla concessione di garanzie ed al pagamento di dividendi da FCA US a favore del resto del Gruppo FCA. “Le modifiche -si legge nel comunicato di FCA- costituiscono il passo conclusivo che consente il libero flusso del capitale tra i membri del Gruppo FCA, e, come già annunciato, rende disponibile la seconda tranche da €2,5 miliardi della linea di credito revolving sindacata di FCA da €5 miliardi”. Quale condizione di efficacia delle modifiche, FCA US ha rimborsato anticipatamente 2 miliardi di dollari, imputato ai Term Loan in proporzione dell’importo capitale dovuto per ciascuno di essi. Dopo il rimborso, l’importo capitale complessivamente dovuto in base ai Term Loan è pari a circa 2,8 miliardi di dollari.

Le risorse liberate potranno essere dedicate a finanziare gli investimenti previsti nel piano industriale (e in particolare il rilancio dell’Alfa Romeo) e consentiranno di ridurre gli oneri finanziari netti: secondo i numeri elaborati dallo stesso Marchionne già nel 2016 il calo dovrebbe attestarsi in quota 4-500 milioni di euro.