Fca: pressing di Marchionne su GM, possibili contatti con hedge fund per fusione
Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, non molla la presa su General Motors. Secondo quanto risulta al Wall Street Journal, citando alcune fonti, l’Ad avrebbe preso contatti con alcuni hedge fund e altri potenziali alleati per spingere GM a una fusione. La più grande delle sorelle di Detroit ha finora resistito alle avance di Marchionne, l’ultima delle quali riportata dal New York Times secondo cui Marchionne avrebbe scritto una mail al Ceo di Gm, Mary Barra, per sollecitare un incontro al fine di discutere una possibile fusione tra le due società. “GM non è interessata a grandi fusioni ma solo a intese mirate”, aveva risposto il presidente del colosso automobilistico, Daniel Ammann.
L’approccio più aggressivo di Marchionne, spiega il quotidiano statunitense, sarebbe la conseguenza del successo ottenuto da un gruppo di hedge fund nei confronti di GM. In particolare, alcuni mesi fa un gruppo di investitori attivi, guidati dall’ex manager di hedge fund Harry Wilson, ha chiesto all’amministratore delegato di GM, Mary Barra, di accordare un piano di buy back da 8 miliardi di dollari. La casa automobilistica americana, che aveva già annunciato un costoso piano di dividendi e stava pensando a ulteriori misure per premiare gli azionisti, ha accettato il riacquisto di 5 miliardi di dollari di azioni proprie, risparmiando al Ceo Barra ulteriori problemi nel consiglio di amministrazione. La squadra di Wilson comprendeva Taconic Capital Advisors, Appaloosa Management, HG Vora Capital Management e Hayman Capital Management.
Tra i problemi messi in evidenza dal Wall Street Journal, primo fra tutti l’ampia differenza dei margini di profitto delle sue aziende, che rende poco appetibile Fca agli occhi di GM come possibile partner per una fusione: sono ammontati al 3,7% quelli del gruppo italo-americano in Nord America nel primo trimestre, la metà di quelli conseguiti da GM.
Ma anche gli aspri rapporti tra le due società, che lo stesso Marchionne aveva poi chiuso. L’Ad di Fca nel 2005 era riuscito infatti ad ottenere da GM il pagamento di 2 miliardi di dollari per sciogliere l’obbligo di acquistare il business auto di Fca, archiviando così la partnership quinquennale sulla produzione di motori e trasmissioni.