FCA: dopo procura di Parigi Australia avvia indagine su emissioni (fonti)
Nuovi problemi per FCA dopo l’indagine appena scattata dalle autorità francesi. Stando a quanto riporta News Corp Australia, il governo federale australiano ha lanciato anch’esso un’inchiesta per possibile violazione delle regole sulle emissioni dei motori diesel. I veicoli sotto indagine sarebbero 40.000 circa tra Jeep, Chrysler, Fiat e Alfa Romeo.
A confermare la notizia è stato il dipartimento Infrastrutture e Sviluppo regionale dell’Australia, responsabile di rendere esecutive le norme che disciplinano le emissioni dei veicoli nel paese.
Il dipartimento ha reso noto di essere in contatto con Fiat Chrysler Australia per vagliare insieme la situazione, in merito all’accusa lanciata dalla procura di Parigi e al possibile impatto sui veicoli venduti in Australia. Dal canto suo, FCA ha comunicato di non essere a conoscenza delle indiscrezioni che circolano sulla stampa australiana.
La decisione del governo di avviare un’inchiesta su FCA segue la decisione di richiamare fino a 100.000 tra veicoli a motori diesel Volkswagen, Audi e Skoda che sono stati venduti in Australia. Inoltre, presso due corti federali dell’Australia sono state depositate cause legali con cui i tre marchi (Volkswagen, Skoda e Audi) vengono apertamente accusati di aver ingannato i consumatori, violando la normativa sulle emissioni.
Tra i marchi di FCA, Jeep è al primo posto per il numero di veicoli a motore diesel venduti in Australia dal 2009 (36.000 unità), superando di molto Fiat (500 unità) e le 2000 unità vendute da Alfa Romeo e Chrysler.
Nelle ultime ore era arrivata la notizia relativa alla decisione della procura di Parigi di avviare un’indagine sul gruppo Fiat Chrysler per presunte manipolazioni delle emissioni dei motori diesel. Un portavoce di FCA interpellato da Reuters aveva commentato la decisione delle autorità francesi ribadendo a Reuters “per l’ennesima volta” che i suoi veicoli sono pienamente conformi” e rendendo noto allo stesso tempo che “Fca continuerà a collaborare ad ogni inchiesta da parte di autorità competenti e ha piena fiducia che la questione verrà a tempo debito pienamente chiarita”.
FCA aveva diramato anche una nota in cui affermava che “la notizia di oggi non presenta nessuna novità poiché lo scorso 6 febbraio l’Autorità preposta francese aveva comunicato ufficialmente la decisione di trasmettere la documentazione su Fca alla magistratura”.
Alle 15.40 ora italiana, il titolo FCA accelera al ribasso e cede 2,53% a 9,835 euro. La flessione viene per ora spiegata dagli analisti con le stime sugli utili di Ford, che sono risultate inferiori alle attese nel primo trimestre e in ribasso per l’intero 2017 su base annua.