Fashion: Pambianco, Burani vince la gara del fatturato
La big italiana più alla moda in quanto a fatturato è Mariella Burani. E’ quanto emerge dall’analisi firmata Pambianco strategie di impresa, che ha passato in rassegna i fatturati riferiti al 2006 dei primi 25 gruppi italiani della moda. Secondo lo studio, i gruppi nostrani, considerati come aggregato, hanno fatto registrare un fatturato di 27.335 milioni di euro, in salita del 12,4%, con una crescita superiore alle previsioni che erano state inserite nella stessa analisi l’anno scorso proprio da Pambianco, che stimava un +10-12%. Continua pertanto il trend positivo di rialzo iniziato nel 2005, quando il fatturato era cresciuto del 10,5%. Non solo, ma Pambianco mette in evidenza che l’aumento del 2006 è “reale, tenuto conto che i fatturati sono poco influenzati dalle acquisizioni, salvo qualche caso (Luxottica, Burani….)”.
Il gruppo del settore fashion made in Italy campione di incassi è stato Burani, che secondo l’indagine nel 2006 ha messo a segno un incremento di fatturato nell’ordine del 39,2%, ma va sottolineato comunque l’effetto di qualche acquisizione. Bene anche Geox, che ha archiviato lo scorso anno con un +34,6% e in questo caso si tratta di un acrescita reale, nel senso che non è stata influenzata positivamente da alcun processo acquisitivo, e segnali di forza anche da Dolce & Gabbana, con un balzo del 29,7%, Calzedonia (+25,7%), Gucci (+16,3%), Loro Piana (+15,2%) e Tod’s (13,9%), mentre gli altri gruppi passati al vaglio hanno comunque quasi tutti registrato una crescita superiore al 10%. Un’eccezione è tuttavia costituita da Versace, che nel 2006 ha accusato un fatturato in discesa del 6,1%, ma, come sottolinea l’indagine Pambianco, “è noto che l’azienda sta attraversando un positivo processo di ristrutturazione e rilancio”. Va inoltre rilevato che altri marchi, come per esempio Replay e Sixty, hanno assistito lo scorso anno a un rallentamento della crescita ma che in ogni caso sono cresciuti rispettivamente del 7,6% e 6,5%. Da segnalare che nel 2006 tre gruppi hanno superato il miliardo di euro di fatturato: Dolce&Gabbana (da 810 a 1.050), Bulgari (da 919 a 1.010) e Miroglio (da 916 a 1.016). Inoltre, sempre nel 2006, Geox ha superato Tod’s in quanto a fatturato, passando da 455 a 612, contro l’incremento da 503 a 573 milioni effettuato dall’azienda marchigiana.
Passando invece all’analisi del margine operativo lordo (Ebitda), secondo Pambianco strategie di impresa si può prevedere nel 2006 un ulteriore miglioramento. In particolare, l’Ebitda margin (il margine operativo lordo sul fatturato) potrebbe raggiungere una percentuale di circa il 20% rispetto al 18% del 2005. Del resto i conti di alcune società del settore moda fanno pensare che tale previsione sia realistica: Luxottica per il 2006 ha annunciato un Ebitda margin del 20,9% rispetto al 18,5% del 2005, Gucci del 32,3% rispetto al 30,4% del 2005, Dolce & Gabbana del 29%, Geox del 25,1%, Tod’s del 24%, Burani del 18,5%, It Holding del 15,6%, Benetton del 14,4% e così via.
Pambianco mette in evidenza che il miglioramento sia dei fatturati sia della redditività è dovuto alla ripresa del mercato della moda da una parte e alle energiche azioni intraprese dai principali gruppi per accelerare il loro sviluppo dall’altra. Il tutto porta Pambianco a ritenere che nel 2007 sia a portata di mano una crescita dei fatturati di circa il 10% così come dell’Ebitda medio, che potrebbe sfiorare il 21%.