Il fantasma del fallimento di Atene tiene in pugno le Borse: occhi puntati alle 12 a Berlino
Senza scampo. I mercati europei si sono risvegliati stamattina in preda all’incubo default greco. E il nervosismo a un’ora e mezzo dall’avvio delle contrattazioni è ancora palpabile sulle Borse. Piazza Affari prosegue negativa, anche se a tratti ha tentato di contenere le perdite, soprattutto quelle accusate in avvio dalle banche: l’indice Ftse Mib adesso segna un calo del 2,05% a 21.580 punti, l’Ftse All Share un ribasso del 2,04% a quota 22.142.
I titoli finanziari sono quelli che risentono maggiormente della crisi che ha colpito Atene. Unicredit cede il 3,39% a 1,99 euro, Intesa accusa una flessione del 2,56% a 2,47 euro, Mps perde il 3,55% a 1,06 euro mentre Unipol lascia sul terreno il 3,25% a 0,75 euro. La debacle italiana non è certo isolata. Male anche le altre principali piazze europee. E’ in profondo rosso il Portogallo, dove la Borsa di Lisbona perde il 5,89% all’indomani del downgrade da parte di Standard & Poor’s. Sotto pressione anche Madrid, che fa segnare la peggiore prestazione tra i listini del Vecchio Continente, con un calo del 2,6%.
Scambiano in negativo anche il Dax (-1,39% a 6.073, 77 punti) e il Cac40 (-1,55% a 3784,97 punti). Tutto questo mentre la Borsa di Atene tenta un lieve recupero dopo il tracollo di ieri (-6%), aiutata dallo stop alle vendite allo scoperto imposto per due mesi dalle autorità di mercato. L’indice Composite sale dello 0,78% e l’Athex 20 dell’1,37%. Una soluzione in tempi brevissimi, è quello che chiedono gli operatori di mercato.
E una flebile speranza c’è. Secondo quanto riporta Bloomberg News, per arginare il panico delle ultime ore il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, sarebbe in volo verso Berlino in missione diplomatica per affrontare il nodo del salvataggio della Grecia. Attorno a mezzogiorno, Trichet e il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn si incontreranno con i leader del parlamento tedesco. In attesa del vertice straordinario della Ue convocato per il 10 maggio. Con l’obiettivo preciso di varare un piano di salvataggio.
Nell’attesa di novità, stamattina non si contano più i “record”. Il premio al rischio sui titoli decennali greci rispetto ai Bund tedeschi è arrivato a 764 punti base, da 690 di ieri, massimo dal 1996. Il rendimento dei titoli greci a due anni si attesta al 22,7%, lo spread sul bund è a 2.190 punti. Si è allargato ulteriormente anche lo spread tra Italia e Germania sui timori di un effetto contagio legato alla crisi greca.
Al momento lo spread BTp/Bund sulla scadenza benchmark di settembre 2020 per il BTp italiano oscilla intorno ai 118 punti base rispetto ai 108 punti base di ieri. L’Italia – osservano alcuni operatori – sta perdendo posizioni anche sul breve termine, dove gli spread si allargano di circa 10/15 punti base. Molto scarsa, se non assente, la liquidità: in avvio di giornata gli scambi sul BTp benchmark decennale, che domani sarà riaperto in asta dal Tesoro per massimi 3,5 miliardi di euro, hanno raggiunto i 10 milioni di euro a fronte dei circa 100 milioni solitamente scambiati.
Secondo gli analisti di Cheuvreux l’Italia è comunque al sicuro dal fantasma default, che sta inghiottendo nelle ultime ore sempre più paesi periferici. Questo perché – spiegano gli esperti della banca francese – “è uno dei paesi meno esposti alla Grecia, con un’esposizione che si limita al 3% su scala europea”. Pertanto, a loro avviso, il possibile rischio contagio è una mina difficile da trovare all’ombra del Colosseo: “il rischio su debito sovrano dell’Italia è il più basso dei Paesi periferici a fronte di un rapporto deficit/Pil al 5,3% contro oltre l’11% degli altri Paesi”.