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Famiglie italiane sempre più indebitate, superati i 20mila euro

6 Agosto 2012 08:58

L’indebitamento medio delle famiglie italiane ha superato quota 20mila euro. E’ quanto emerge dall’elaborazione condotta dalla CGIA di Mestre che ha preso in considerazione i debiti originati dall’accensione di mutui per l’acquisto di una abitazione, dai prestiti per l’acquisto di auto/ moto e in generale di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili, etc. Al 31 dicembre 2011 l’indebitamento medio delle famiglie italiane ha raggiunto i 20.107 euro, con un aumento medio dei debiti delle famiglie italiane di 911 euro. Dall’inizio della crisi (gennaio 2009), l’incremento è stato del +33,4%, pari, in termini assoluti, a 5.039 euro.
“Al di là della mappatura a livello territoriale – ha dichiarato Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – la maggiore incidenza del debito sul reddito la rileviamo nelle famiglie economicamente più deboli: è chiaro che con il progressivo aumento della disoccupazione questa situazione è destinata a peggiorare. Non dimentichiamo, inoltre, che in Italia esiste un ampio mercato del prestito informale che non transita per i canali ufficiali. Vista la forte contrazione degli impieghi bancari avvenuta in questi ultimi anni,  non è a escludere  che questo fenomeno sia in espansione, con il pericolo che la piaga dell’usura si diffonda a macchia d’olio.”

I più indebitati sono nella provincia di Roma, seguono Milano e Lodi 
L’analisi condotta dalla Cgia di Mestre evidenzia come le più esposte con le banche italiane sono le famiglie residenti nella provincia di Roma, con un dato medio pari a 29.435 euro, seguono quelle di Milano, con 28.680 euro, di Lodi, con 28.560 euro, Monza-Brianza, con 27.891 euro e di Prato, con 26.930 euro. Rapportando il peso dell’indebitamento delle famiglie italiane sul reddito disponibile sono sempre le più ricche province del Nord a guidare la graduatoria: Lodi (79,3%); Como (67,7%) e Varese (64,6%). Le famiglie residenti nelle realtà provinciali meno sofferenti con le banche e gli istituti finanziari italiani sono quelle di Vibo Valentia (9.429 euro), Enna (8.823 euro) e di Ogliastra (8.174 euro).
 “Premesso che le province più indebitate sono anche quelle che presentano i livelli di reddito più elevati – rimarca Bortolussi – è evidente che tra queste realtà in difficoltà vi sono anche molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, le forti esposizioni  bancarie di questi territori, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare, ci devono preoccupare relativamente.