Famiglie italiane fanno sempre più fatica a risparmiare (indagine Acri/Ipsos)
Rimane salda negli italiani la vocazione di formiche, ossia una forte propensione al risparmio. Dall’indagine sugli italiani e il risparmio realizzata dall’Acri in collaborazione con Ipsos emerge infatti che il 47% del campione non riesce a vivere tranquillo senza mettere da parte qualcosa, percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti (era il 44% nel 2011 e p il 41% nel 2010) a tutto svantaggio della quota di coloro che risparmiano solo se ciò non comporta troppe rinunce: sono il 40% contro il 44% del 2011, il 46% del 2010 e il 60% nel 2001. Diminuisce poi il numero di chi preferisce spendere tutto senza preoccuparsi del futuro: sono il 9% contro il 10% del 2011 e l’11% del 2010. In pratica poi sono solo il 28% le famiglie che dicono di essere riuscite a risparmiare, in deciso calo rispetto al 35% nel 2011 e al 36% nel 2010). Prevale così il numero di coloro che consumano tutto quello che guadagnano (40%). Coloro che sono in saldo negativo di risparmio, ovvero decumulano risparmio o ricorrono al debito, sono il 31% (il 29% nel 2011), ovvero più di coloro che riescono a risparmiare. L’1% degli intervistati non si sa classificare. Chi è riuscito a risparmiare si trova soprattutto nel Nord del Paese, anche se in questo territorio si registra il calo più vistoso di risparmiatori (sono il 33% contro il 43% dello scorso anno). Sempre in difficoltà i risparmiatori del Sud, anche se la loro situazione è paragonabile a quella del 2011. I risparmiatori che mancano rispetto al 2011 sono quindi da ricercare soprattutto nel Nord Italia. Riguardo alle categorie più colpite dalla difficoltà di risparmio troviamo i commercianti, gli artigiani e, comunque, coloro che hanno un titolo di studio più modesto. Complessivamente quasi 2 Italiani su 3 (il 64%) dichiarano che negli ultimi 3-4 anni hanno visto diminuire le proprie riserve di denaro, mentre meno del 10% è riuscito a incrementarle. In merito alle aspettative future sempre meno Italiani si aspettano di risparmiare di più nei prossimi 12 mesi (solo l’11% contro il 13% del 2011): il dato più basso mai registrato dall’indagine Acri-Ipsos. Il 44% ritiene che la propria situazione in termini di risparmio rimarrà la stessa ( erano il 45% nel 2011), mentre ), salgono al 45% coloro che temono di non riuscire a risparmiare come in passato (in crescita di 3 punti percentuali rispetto al 2011).