Facebook verso Wall Street con un’ambizione: diventare una blue chip
Da re dei social network Facebook punta ora a diventare una blue chip. Un’evoluzione per la società fondata da Mark Zuckerberg nel 2004 a 360 gradi. E’ da un pò di tempo, almeno 18 mesi che l’ex studente di Harvard lavora a questo progetto.
Un progetto, una aspirazione che Zuckerberg ha confessato al Wall Street Journal in una lunga intervista. “C’era un periodo in cui l’obiettivo principale dichiarato da Microsoft era mettere un computer su ogni scrivania”, ha dichiarato il fondatore del colosso dei social network al quotidiano Usa, “questa è la direzione in cui voglio che vada Facebook. Vogliamo operare in modo da avere una visione più ampia su dove pensiamo il mondo possa andare”.
Che il passo sia cambiato lo si capisce anche dal nuovo look di Mr Zuckerberg, ancora 27enne. Messe da parte le sue Adidas, ora ai piedi porta un paio di lussuose Brooks. Sembra oramai tutto pronto per l’arrivo, attesissimo, a Wall Street di Facebook. Lo sbarco in Borsa che dovrebbe avvenire nella seconda parte dell’anno prossimo e promette già di eclissare già le Ipo delle altre big della new economy, come LinkedIn, Groupon, e Zynga. Secondo le cifre che circolano la società di Zuckerberg potrebbe arrivare raccogliere 10 miliardi di dollari,con una valutazione di 100.
Zuckerberg fino a questo momento non ha sbagliato nemmeno una mossa. Azzeccata e ben studiata la scelta del suo team management. In particolare la decisione di fare entrare nella sua squadra Sheryl Sandberg che ha lasciato Google nel 2008 per diventare direttore operativo di Facebook. E’ lei, 42 enne e braccio destro del fondatore, che ha creato il business model della società.
Nella squadra di successo spicca anche il nome di David Ebersman, direttore finanziario dal 2009, che si sta occupando dell’Ipo.
I progetti e le ambizioni di Zuckerberg sono molte: “Per definizione una blue chip è una società che ha una reputazione nazionale per qualità, affidabilità e per la capacità di essere profittevoli in tempi favorevoli o sfavorevoli”, ha aggiunto il numero uno di Facebook, “ma io spero che la nostra reputazione non sia solo nazionale”.