Exploit di CNH, rumor su Iveco scaldano mercato e analisti 

Potrebbe essere questione di giorni l’annuncio da parte di CNH Industrial di un futuro spin off di Iveco. Lo scorporo della società specializzata nella produzione di veicoli industriali e autobus, controllata al 100%, da CNH, potrebbe essere annunciato nel Capital Markets Day che si terrà alla Borsa di New York martedì prossimo. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa.

Il titolo CNH corre in testa al Ftse Mib con un balzo di oltre il 5% a quota 9,36 euro. Già nella sessione di ieri, il titolo CNH era stato il migliore dell’indice Ftse Mib con un balzo in chiusra del 5,18 per cento. L’operazione potrebbe contribuire a creare molto valore per gli azionisti di CNH. Fidentiis nei mesi scorsi calcolò che una cessione o uno spin-off dei veicoli commerciali di Cnh, per cui si stima un enterprise value di circa 3,4 miliardi di euro nel calcolo della somma della parti, portando a un’elevata creazione di valore. Creazione di valore che Fidentiis ha valutato in circa 1,6 euro per azione.

Equita sottolinea come lo scenario sia credibile in quanto la questione è dibattuta da tempo. “Abbiamo ipotizzato che Iveco possa essere separata insieme al powertrain al fine di avere una un’entità con capacità di autofinanziamento (ebitda sui 1,3 miliardi di dollari)”, rimarca la sim milanese che in caso di aggregazione di Iveco vede la possibilità di ottenre ottenere sinergie altrimenti impensabili per un player che è ancora troppo
concentrato in Europa (80% dei volumi 2018).

L’operazione Iveco non è una novità. Già nel febbraio 2018 l’ex ceo di CNH, Richard Tobin, aveva sottolineato l’esigenza di rafforzare, prima di un eventuale spin off, il bilancio della società. “Se si vuole ottenere un valore pieno, bisogna separare i due business. Non sto dicendo che lo faremo ma non bisogna essere dei geni per vedere che il business delle macchine agricole verrebbe valutato sulla base di multipli più alti”, disse ai tempi Tobin.

Iveco nel 2018 ha riportato ricavi per 11 miliardi con un ebitd adjusted di 299 milioni di dollari, in forte incremento (+53%) rispetto all’esercizio precedente.