Notizie Notizie Italia Eurozona, Rbs taglia stime crescita Pil 2008 e si aspetta taglio tassi

Eurozona, Rbs taglia stime crescita Pil 2008 e si aspetta taglio tassi

21 Settembre 2007 10:41

Non giungono buone nuove dal fronte macroeconomico europeo: l’indice Pmi composite relativo al mese di settembre si è attestato a 54,5 punti, in calo sia rispetto al 57,4 di agosto sia rispetto alle attese degli economisti, che si aspettavano 57 punti tondi tondi. Il Pmi manifatturiero è invece sceso a quota 55,4 dai 56,1 punti di agosto, mentre il Pmi servizi è calato a 54 dai 58 punti di agosto. “I dati del mese di settembre – commentano gli esperti di Royal Bank of Scotland – suggeriscono che ciò che inizialmente sembrava essere stato uno shock alla fiducia ora sta diventando un vero e proprio evento macro”.


Secondo gli analisti finanziari della banca scozzese a questo punto dal fronte economico emergono dati che fanno pensare a un imminente rallentamento, con una crescita della produzione industriale che dovrebbe scendere al di sotto della barriera del 2% su base annua entro il mese di dicembre, mettendo a segno così la perfromance più debole dalla metà del 2005. “Il primo trimestre del 2008 – affermano da Rbs – appare particolarmente esposto agli effetti ritardati dell’apprezzamento dell’euro e a un potenziale indebolimento della domanda estera, tutti elementi che potrebbero schiacciare la crescita del Prodotto interno lordo (Pil) dell’Eurozona al di sotto del livello potenziale”. E questo è proprio quello che si aspettano dall’istituto scozzese, che ha infatti rivisto verso il basso le proprie stime di crescita del Pil di Eurolandia per il prossimo anno all’1,7%, contro l’attuale 2,3% stimato dalla Banca centrale europea.


Il tutto porta dritti dritti a un imminente taglio dei tassi di interesse. Se infatti per gli analisti di Rbs è vero che in Eurolandia esistono delle pressioni inflazionistiche (e si sa che in condizioni normali quando è così le autorità monetarie tendono a rincarare il costo del denaro), va tuttavia riconosciuto che “la storia passata mostra che le considerazioni sul ciclo di business sono molto più importanti che gli sviluppi inflattivi di breve termine e non a caso osservando le mosse di politica monetaria dal 1992 che hanno condotto a un taglio del costo del denaro è facile notare che le indicazioni di un rallentamento della crescita al di sotto del potenziale sono sempre state potenti driver anche nell’era della Bundesbank”. Ecco perché gli esperti di Rbs stimano che nel corso del secondo o del terzo trimestre del prossimo anno i tassi di interesse chiave dell’Eurozona potrebbero scendere di 50 punti base (attualmente sono al 4%).