Notizie Notizie Italia Eurotech e Noemalife, passi avanti nel settore hi-tech made in Italy

Eurotech e Noemalife, passi avanti nel settore hi-tech made in Italy

4 Ottobre 2007 09:06

Giornata importante per due società italiane, che, seguendo due percorsi comunque diversi, fanno due fondamentali passi avanti in campo tecnologico. Si tratta di Eurotech e di Noemalife. La prima ha annunciato di avere sottoscritto il contratto per l’acquisizione del 65% del capitale sociale della giapponese Advanet e delle società controllate Spirit 21, Vantech e Advanet R&D. Il corrispettivo dell’operazione è stato definito tra le parti in 7,6 miliardi di yen e sarà soggetto ad aggiustamenti in funzione della posizione finanziaria netta e del circolante del gruppo nipponico alla data del closing, prevista per il 31 ottobre. Tale corrispettivo, come si apprende da una nota della società italiana attiva nella progettazione, sviluppo e commercializzazione di sistemi miniaturizzati e di computer ad elevata capacità di calcolo, corrisponde a una valutazione implicita determinata applicando un multiplo pari a otto volte l’Ebitda rettificato del gruppo e verrà versato al closing utilizzando la cassa disponibile della società, pari a 60 milioni di euro al 30 Giugno 2007. Il contratto di acquisizione prevede anche un meccanismo di put e call avente a oggetto il rimanente 35% del capitale sociale di Advanet, che può essere acquisito da Eurotech con due operazioni ravvicinate o può essere ceduto dai soci della società del Sol Levante.


Advanet è una società attiva nel mercato giapponese nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi embedded ed è attiva nei mercati dei trasporti, dei semiconduttori, della difesa, medicale e industriale. Al 30 aprile, ovvero data di chiusura dell’anno fiscale 2007, il fatturato del gruppo giapponese si attestava a circa 5,5 miliardi di yen, con un Ebitda di 1,1 miliardi di yen, pari al 20% del fatturato, e un Ebitda rettificato pari a circa 1,5 miliardi di yen, corrispondente al 27% del fatturato. “Advanet – ha commentato Roberto Siagri, presidente e amministratore delegato di Eurotech – permetterà a Eurotech di entrare da protagonista nel mercato giapponese e di ampliare ulteriormente la nostra presenza nel mercato asiatico. Con questa acquisizione Eurotech raggiunge una dimensione e una presenza internazionale importanti e tali da rafforzare ancora di più la nostra posizione di leader mondiali di questo settore. Il portafoglio di prodotti e le tecnologie di Advanet sono assolutamente complementari con le nostre e ci consentiranno di ampliare ulteriormente la nostra capacità d’offerta con prevedibili benefici per tutti i clienti del gruppo”.


Buone nuove sul fronte tecnologico anche per Noemalife, che ha fatto affari niente meno che con Intel. La società vicentina ha infatti annunciato questa mattina una partnership tecnologica con il colosso hi-tech internazionale per l’offerta a ospedali e system integrator che operano nel settore della sanità di un sistema completo di cartella clinica informatizzata. In particolare, Mobile clinical assistant (Mca), il dispositivo di assistenza clinica mobile realizzato da Intel per la sanità, e Itaca, il sistema software di Enterprise electronic medical record (Eemr) di NoemaLife, consentono al personale ospedaliero di svolgere il proprio lavoro senza l’ausilio di alcun supporto cartaceo, riducendo così i rischi di errore clinico. La piattaforma Mca è stata progettata da Intel specificamente per il mercato della sanità ed è distribuita in tutto il mondo attraverso accordi specifici con partner selezionati. “La nostra missione – ha affermato Luca Romani, enterprise sale director di Intel – è consentire agli operatori sanitari di avere le informazioni appropriate al momento giusto, per gestire con maggior efficacia lo stato di salute dei loro pazienti”.


E intanto anche a Piazza Affari i due titoli hi-tech, Eurotech e Noemalife, attirano l’attenzione della comunità finanziaria, sebbene per motivazioni differenti. Il primo perché si lascia alle spalle un deciso 1,18%, attestandosi a 7,87 euro, mentre il secondo perché non riesce a fare prezzo tramite l’asta di apertura delle ore 11.00 e fa segnare un balzo teorico del 28% circa, a 10,62 euro, dopo che ieri aveva terminato a quota 8,30 euro.