L’Europa mantiene la rotta. A Piazza Affari brilla Fiat, il mercato plaude ai conti Chrysler
L’Europa mantiene la rotta a un’ora dal suono della campanella. Dopo una partenza positiva, la situazione sulle principali Borse si mantiene stabile, in recupero dopo tre sedute col segno meno. Segnali positivi sono arrivati questa mattina anche dalle piazze asiatiche, che hanno chiuso i rialzo, mentre i futures americani sono anch’essi positivi. “Oggi il mercato sembra essersi dimenticato delle turbolenze in Egitto”, commenta un operatore, ricordando che le attese sono tutte per i dati americani, in particolare l’indice ISM del settore Manifatturiero.
A Milano si mette in luce la scuderia Agnelli. Exor registra un progresso dello 0,22% a 22,57 euro. Fiat Industrial segna un rialzo dello 0,25% a 9,91 euro. Ancora meglio Fiat Spa che si porta in progresso dell’1,56% a 7,13 euro. Un “risultato” che arriva all’indomani dei risultati di Chrysler, controllata al 25% dalla Fiat, che ha battuto gli obiettivi del 2010 e promesso il ritorno all’utile nel 2011. “Nel complesso risultati 2010 sono sostanzialmente in linea con le attese a parte il net debt e la perdita netta leggermente peggiori”, commentano in un report fresco di stampa gli analisti di Equita, confermando su Fiat il giudizio buy con target di 8,9 euro.
“Le guidance operative per quest’anno nella parte alta del range indicato nella presentazione del business plan scontano 0,3 miliardi di effetto negativo materie prime, circa 1 miliardo di maggiori fixed costs in pravelenza marketing per nuovi lanci, circa 1,4 miliardi di oneri finanziari e un tax-rate al 30-35%”, snocciolano gli esperti della sim milanese. Per quanto riguarda Chrysler, allo stato attuale il broker ha deciso di confermare sia stime che valutazione, pari a circa 1,7 per share per il 35% basata su media PE 2011-12 di Ford e GM. “Riteniamo comunque che leva la operativa migliore e la rinegoziazione del debito lascino spazio per alzare la valutazione”, segnalano ancora, osservando che “lo stub tratta a EV/Sales FY11 di 0,18 volte. Nonostante le numerose potenziali opzioni disponibili, come per esempio la call sul 16% di Chrysler, la quotazione di Chrysler e della Ferrari, le cessioni di asset tra i car components, la cessione/aggregazione Alfa, la parziale conversione debito Chrsyler in equity, la nostra attuale valutazione non include alcun upside da M&A”.
Anche per Mediobanca Securities, che ha confermato l’outperform su Fiat con target di 11 euro, i risultati targati Chrysler annunciati ieri sono stati in linea alle attese, ma con la sorpresa positiva di un cash flow più forte. “Siamo dell’idea che il consensus potrebbe non aver interpretato bene i multipli Fiat: mentre la quota in Chrysler è riflessa nella capitalizzazione di mercato di Fiat, questa non sembra essere già inserita nel P&L di Fiat – segnalano gli analisti di Piazzetta Cuccia – . Aggiustando i multipli, Fiat sta trattando a 6 volte il P /E 2011 e 1,4 volte l’Ev / Ebitda, ossia il 35% sotto i competitors”.