Notizie Notizie Italia L’Europa consolida dopo il rally di Wall Street

L’Europa consolida dopo il rally di Wall Street

2 Aprile 2008 06:53

Borse mondiali in festa all’apertura del secondo trimestre. Wall Street ha addirittura messo a segno la sua migliore performance di inizio trimestre degli ultimi 70 anni. Il Dow Jones ha chiuso con un progresso del 3,19%, quasi 400 punti, mentre lo S&P500 e il Nasdaq sono avanzati di circa il 3,6%.


Le piazze asiatiche stanotte hanno seguito il copione tracciato, mentre l’Europa, dopo i forti progressi degli  indici di ieri, si muove poco sopra la parità. A Milano dopo poco meno di un’ora di contrattazioni il Mibtel guadagna lo 0,05% a 24900 punti, mentre lo S&P/Mib avanza dello 0,17% a 32569 punti.


Al ritorno di ottimismo sui mercati hanno contribuito le iniezioni di fiducia implicitamente giunte da due operazioni di ricapitalizzazione andate a buon fine, una in Europa e una negli Usa, rispettivamente per Ubs e Lehman Brothers, i due istituti che insieme a Bear Stearns sono considerati i due maggiormente colpiti dalla crisi del credito. Ubs ha infatti reso noto che i diritti per aderire a un aumento di capitale da 15 miliardi di franchi sono già stati sottoscritti da un pool di banche fra cui Jp Morgan, Morgan Stanley, Bnp Paribas e Goldman Sachs. Lehman ha invece raccolto 4 miliardi di dollari dal collocamento di titoli convertibili. Le grandi banche si sono dunque fidate a sostenere la ricapitalizzazione di due degli istituti più in difficoltà e questo è stato letto dal mercato come il segnale che il peggio della crisi sia alle spalle. In questo modo si spiega anche l’assenza di reazioni negative a una nuova ondata di svalutazioni miliardarie che ieri ha coinvolto la stessa Ubs e anche Deutsche Bank.


Allo stesso modo Tokyo (+4,21% in chiusura a 13189 punti) ha ignorato la discesa del 10% delle vendite di Toyota negli Stati Uniti e la contestuale diminuzione delle immatricolazioni di tutti gli altri marchi nipponici. Toyota ha chiuso in rialzo di oltre il 4% e Honda con un +7%, e molto bene hanno fatto anche i titoli finanziari e quelli dell’elettronica di consumo. Rialzo sopra il 4% anche per Hong Kong, mentre Shanghai si mostra poco lontana dalla parità.


Contestualmente alla risalita dei mercati si è assistito a un indebolimento di tutte le materie prime, con segnali di un riposizionamento della liquidità in uscita dalle commodity verso l’azionario. Particolarmente penalizzato l’oro. Il metallo prezioso è sceso ieri sotto i 900 dollari per la prima volta da due mesi, mantenendosi sotto tale soglia anche nella notte. In leggera ripresa nelle ultime ore il platino dopo aver perso al fixing pomeridiano di ieri circa il 6%. Anche l’argento si mantiene su quotazioni di quasi il 7% inferiori a quelle di 24 ore fa, mentre ha parzialmente recuperato il greggio, con il light crude che dopo essere sceso ieri sotto i 100 dollari quota ora su piattaforma elettronica sopra i 101 dollari.

 

(notizia aggiornata alle ore 9.50)