L’Europa consolida dopo il rally di Wall Street
Borse mondiali in festa all’apertura del secondo trimestre. Wall Street ha addirittura messo a segno la sua migliore performance di inizio trimestre degli ultimi 70 anni. Il Dow Jones ha chiuso con un progresso del 3,19%, quasi 400 punti, mentre lo S&P500 e il Nasdaq sono avanzati di circa il 3,6%.
Le piazze asiatiche stanotte hanno seguito il copione tracciato, mentre l’Europa, dopo i forti progressi degli indici di ieri, si muove poco sopra la parità. A Milano dopo poco meno di un’ora di contrattazioni il Mibtel guadagna lo 0,05% a 24900 punti, mentre lo S&P/Mib avanza dello 0,17% a 32569 punti.
Al ritorno di ottimismo sui mercati hanno contribuito le iniezioni di fiducia implicitamente giunte da due operazioni di ricapitalizzazione andate a buon fine, una in Europa e una negli Usa, rispettivamente per Ubs e Lehman Brothers, i due istituti che insieme a Bear Stearns sono considerati i due maggiormente colpiti dalla crisi del credito. Ubs ha infatti reso noto che i diritti per aderire a un aumento di capitale da 15 miliardi di franchi sono già stati sottoscritti da un pool di banche fra cui Jp Morgan, Morgan Stanley, Bnp Paribas e Goldman Sachs. Lehman ha invece raccolto 4 miliardi di dollari dal collocamento di titoli convertibili. Le grandi banche si sono dunque fidate a sostenere la ricapitalizzazione di due degli istituti più in difficoltà e questo è stato letto dal mercato come il segnale che il peggio della crisi sia alle spalle. In questo modo si spiega anche l’assenza di reazioni negative a una nuova ondata di svalutazioni miliardarie che ieri ha coinvolto la stessa Ubs e anche Deutsche Bank.
Allo stesso modo Tokyo (+4,21% in chiusura a 13189 punti) ha ignorato la discesa del 10% delle vendite di Toyota negli Stati Uniti e la contestuale diminuzione delle immatricolazioni di tutti gli altri marchi nipponici. Toyota ha chiuso in rialzo di oltre il 4% e Honda con un +7%, e molto bene hanno fatto anche i titoli finanziari e quelli dell’elettronica di consumo. Rialzo sopra il 4% anche per Hong Kong, mentre Shanghai si mostra poco lontana dalla parità.