Notizie Notizie Italia Borse: scende la volatilità, torna un po’ di fiducia

Borse: scende la volatilità, torna un po’ di fiducia

1 Aprile 2008 10:12

L’ultima settimana è sembrata riportare almeno parzialmente la tranquillità sui mercati, con la pausa pasquale, e soprattutto l’apertura della finestra di sconto della Federal Reserve anche alle investment bank, che ha agito da spartiacque tra una condizione di panico e una di  relativa calma.


 


“La volatilità implicita sull’EuroStoxx 50 ha registrato il maggior ribasso settimanale di questo periodo”, sottolinea Laurent Roussel, vice direttore della divisione ricerca di Exane Derivatives. La volatilità è infatti arretrata di 3,8 punti percentuali al 23.4%, “un livello che – spiega – non aveva più raggiunto da un mese e che coincide con la parte più bassa del suo range di fluttazione dalla correzione di gennaio 2008 (25%-30%). Tale ribasso appare dunque forte e veloce tenuto conto della situazione attuale dei mercati”. Le Borse sarebbero dunque uscite da una situazione che, come spiegano oggi nella loro nota mensile gli analisti di Euromobiliare, si era avvicinata molto allo schema della cosiddetta capitulation, con riscatti sensibili dai fondi azionari, vendite al meglio, reazioni spropositate a qualunque notizia negativa, mancanza di liquidità vista come causa di ulteriori discese degli indici.


 


In un contesto migliorato iniziano a emergere anche le prime indicazioni a favore di una maggiore fiducia sull’azionario. “La curva a lungo termine dell’EuroStoxx 50 non mostra più un profilo di crisi (la volatilità implicita a breve é equivalente a quella a lungo) costatando, inoltre, un  ribasso sensibile dello skew a 90%/110% a 3 mesi. Tale dato segnala che gli operatori anticipano sempre meno una forte correzione dei mercati a breve termine”, dice ad esempio Roussel. E anche da Euromobiliare si allineano: “Secondo noi l`attuale debolezza è una buying opportunity. se non si compra quando il dividend yield (4.7%) è tornato quasi sui massimi storici e supera il tasso sui BTP decennali e quando vari titoli di qualità trattano al patrimonio netto, nonostante ROE sostenibili a doppia cifra, quando si compra?”


 

Non tutte le nubi tuttavia possono dirsi dissolte. E’ ancora Roussel a evidenziarlo: “Iil rimbalzo del dollaro, il corso del petrolio e delle principali materie prime (l’indice CRB ha riacquistato quasi il 3% dal suo punto basso del 20 marzo 2008) potrebbero inficiare l’attuale tentativo di rimbalzo degli indici in una settimana densa di pubblicazioni (indicatori economici Usa e prime pubblicazioni delle società per il primo trimestre 2008)”.