Notizie Notizie Mondo Europa: attesa per il super vertice di oggi. Ecco i punti e i passaggi

Europa: attesa per il super vertice di oggi. Ecco i punti e i passaggi

26 Ottobre 2011 07:36

Il giorno cruciale per l’Europa è arrivato. Oggi pomeriggio, alle 18 a Bruxelles, si riuniranno i 27 capi di stato e di governo dell’Eurozona per definire il pacchetto anti crisi che dovrebbe salvare l’euro. A questa seguirà, alle 19, la riunione dei soli 17 leader dell’Eurozona, che potrebbe durare ore ed estendersi lungo la notte. I leader potrebbero poi decidere di convocare un incontro dei ministri delle finanze dopo il super-vertice. L’Ecofin, che era previsto prima del summit, è stato infatti cancellato, secondo quanto dichiarato dal presidente di turno dell’Unione Europea, il polacco Jerzy Buzek. Il vortice di incontri riuscirà a trovare la soluzione finale? Due anni di summit Ue non sono riusciti a mettere in sicurezza la Grecia, che evidenzia ancora un debito di circa 340 miliardi di euro, e che rischia di contagiare altri Paesi, tra cui l’Italia. Ora il tempo si è esaurito, con il G20 di Cannes, in agenda il prossimo 3-4 novembre, che incombe. Per quella data infatti è stata fissato dagli Stati Uniti l’ultimatum per l’Europa.


La possibile ricetta salva-euro
Sul tavolo dell’Eurogruppo le misure da adottare sono ancora in forte discussione. Si prevede un piano per il salvataggio della Grecia, che potrebbe chiedere un maggior coinvolgimento del settore privato. Si parla di una svalutazione volontaria del debito ellenico fino al 60% (anche se Parigi punta a un massimo del 40%, visto il forte coinvolgimento delle banche francesi). Un secondo aspetto riguarda il fondo salva-stati Efsf, i cui poteri dovrebbero essere incrementati in modo da poter garantire i titoli di Stato dei Paesi a rischio, senza però ricorrere a un aumento delle risorse, ora pari a 440 miliardi di euro. In questo caso il coinvolgimento della Banca centrale europea rimane ancora incerto, con il fronte tedesco fortemente contrario. La Germania vorrebbe addirittura che la Bce non aiutasse più l’Italia con l’acquisto di Btp sul mercato. Terza mossa è la ricapitalizzazione del sistema bancario europeo, a seguito della svalutazione del debito ellenico. Gli istituti di credito dovrebbero affrontare una nuova ondata di stress test, con requisiti più stringenti, come il Core Tier 1 al 9%. La valutazione indicherà le banche che necessiteranno di nuove risorse, che, se non verranno raccolte sul mercato, dovranno essere elargite dai governi (con possibili conseguenze sul debito) e in ultima istanza dal fondo Efsf. L’ipotesi emersa dal vertice del fine settimana scorso è di una necessità di 100 miliardi di euro. Al momento, gli istituti più a rischio sono quelli tedeschi e francesi (guarda caso). Infine, si parla di una serie di regole e procedure per coordinare la disciplina fiscale ed economica dei Paesi membri, con possibili conseguenze sulla sovranità dei singoli Paesi. 


Occhi puntati all’Italia
Cresce anche l’attesa per l’Italia (che vanta un rapporto debito/Pil del 120%), dopo il monito lanciato domenica scorsa dalla coppia Sarkozy-Merkel. Ieri il governo ha raggiunto un mini accordo sul testo della lettera da portare a Bruxelles. La Lega di Umberto Bossi non ha cambiato idea sulle pensioni di anzianità, ma ha dato l’ok all’innalzamento graduale dell’età pensionabile a 67 anni. Le misure verranno valutate oggi dai leader europei. Nel caso in cui le proposte di Silvio Berlusconi non venissero giudicate rassicuranti, si teme che il cancelliere tedesco, Angela Merkel, pretenda una modifica dei Trattati per imporre le misure di austerità ai Paesi in cui non è stata votata.


Il voto in Germania
A proposito di voto, oggi pomeriggio, prima dell’inizio del super vertice a Bruxelles, si svolgerà a Berlino il voto del Bundestag sui paletti tedeschi da non superare nelle decisioni che saranno prese dai leader Ue. Tra queste anche il coinvolgimento della Bce nell’acquisto di bond governativi sul mercato secondario. In particolare, la mozione chiede che il potenziamento del fondo Efsf sia fatto senza immettere nuove risorse e applicare stravolgimenti nel quadro regolamentare (già riformato a luglio), che si proceda con la proposta di una Tobin tax e che sia conservata l’indipendenza della Bce.