Euro/dollaro in area 1,30 prima della Bce e dei non-farm payrolls
Il cambio euro/dollaro viaggia in area 1,30 in questo avvio di mese e di settimana. La prima ottava di giugno si preannuncia importante sia per il biglietto verde sia sulla valuta unica. Sono due gli appuntamenti di rilievo, capaci di influenzare il cross euro/ dollaro: la riunione della banca centrale europea (Bce) in programma giovedì prossimo a Francoforte e i dati sul mercato del lavoro statunitense a maggio, decisivi per le prossime decisioni della Fed.
“Quanto più positivi saranno i dati tanto più probabile sarà che la Fed possa permettersi di iniziare a ridurre gli acquisti di titoli, ovvero il QE3, entro l’estate – commentano gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo – Le riunioni estive del Fomc sono tre: 19 giugno, 31 luglio e 18 settembre”.
Secondo gli esperti l’esito dei dati negli Stati Uniti potrebbe avere sull’euro un impatto più significativo del risultato che emergerà dalla riunione della Banca centrale europea (Bce). “Dopo il taglio dei tassi Bce di maggio, il consenso si aspetta tassi fermi questo mese, ma un’altra riduzione del refi non è da escludersi del tutto, anche perché giovedì la Bce pubblicherà le nuove previsioni dell’area” affermano gli specialisti di Intesa Sanpaolo sul mercato della valute aggiungendo che “se un taglio non arrivasse questa settimana, potrebbe comunque arrivare il mese prossimo. Dato che il consenso questa settimana è per tassi fermi, in caso di un taglio a sorpresa l’euro ne verrebbe indebolito. Tuttavia la reazione potrebbe essere modesta e di breve durata, perché è probabile che l’azione della Bce venga interpretata dai mercati come favorevole alla crescita”.
Piuttosto, se i dati americani saranno positivi, il dollaro dovrebbe beneficiarne e l’euro scendere di conseguenza, con ritorno in area 1,28.