Eurobond: l’ipotesi si fa più concreta
Eurobond sempre più vicino. La possibile emissione congiunta di debito nell’area euro per affrontare la crisi del debito sovrano diventa più concreta e sostiene il sentiment di mercato. Dopo giorni di ribassi, le Borse europee viaggiano in deciso rialzo (l’indice tedesco Dax e quello francese Cac40 mostrano un progresso di oltre 1 punto percentuale). L’argomento è certamente al centro dell’incontro trilaterale in corso a Strasburgo tra Monti, Sarkozy e Merkel (alle 14 è prevista la conferenza stampa), a cui si affiancherà anche l’altro delicato tema, ossia quello del contributo della Banca centrale europea. Ma in attesa di possibili novità ufficiali, il mercato sembra già scommetterci. Ecco perchè.
Le indiscrezioni di stampa
L’ipotesi dell’arrivo dell’eurobond sarebbe stata rilanciata oggi dal quotidiano tedesco Bild, secondo cui l’appoggio della Germania all’emissione di titoli comuni della zona euro non è più escluso in modo così categorico dal cancelliere Angela Merkel. Tuttavia, questo articolo sarebbe stato subito bollato come non vero.
L’asta tedesca
Un segnale in questa direzione arriverebbe anche dal recente andamento del Bund tedesco.
Oggi lo spread tra Btp e Bund si è assottigliato (questa mattina è sceso del 2,78% a 468,7 punti base). Un miglioramento che però non è legato a un abbassamento del rendimento dei titoli di Stato italiani (pressochè fermo, -0,65%), ma bensì a un innalzamento dei tassi tedeschi in conseguenza dell’esito negativo dell’asta di ieri. Ieri l’asta di titoli di Stato tedeschi si è chiusa con un esito preoccupante: su un ammontare offerto fino a 6 miliardi di euro sono stati richiesti circa 3,9 miliardi e collocati circa 3,6 miliardi (ossia solo il 35% dei titoli in asta), comportando l’intervento agli acquisti della Bundesbank. “Per la prima volta dal 2009, il tasso del decennale governativo tedesco ha superato quello inglese. L’esito dell’asta tedesca si è tradotta in un incremento del prezzo del CDS tedesco che, sul comparto a cinque anni, si è riportato sopra i 100 punti base, a fronte di circa 57 punti base di quello Usa”, analizzano oggi gli analisti di Mps Capital Markets. Andamenti che segnalano come la crisi debitoria possa toccare anche la Germania. Ma non solo. Con un occhio più malizioso, si potrebbe pensare che il mercato scommetta già sull’eurobond e sull’arresa definitiva della Germania a questo strumento.
L’invito di Barroso e i tre approcci
Senza dimenticare che ieri la Commissione europea ha proposto l’eurobond tra le misure contro la crisi. Sul tema, l’istituto presieduto da Barroso ha elaborato un Green Paper, ossia uno studio di fattibilità. Il libro verde cerca di analizzare i potenziali benefici, gli effetti sui costi di finanziamento, la stabilità dei mercati finanziari, i rischi e le eventuali implicazioni e sfide di tre diversi approcci per l’emissione congiunta di debito nell’area dell’euro. Il primo approccio prevede la sostituzione completa delle emissioni di bond nazionali e garanzie in solido. La seconda sarebbe invece per una sostituzione parziale delle emissioni nazionali di bond, sempre con garanzie in solido. Infine, la terza via prevede la sostituzione parziale delle emissioni nazionali e una garanzia che rimarrebbe nazionale.