Euro a record in un anno, bond KO con Fed e Bce. Azionario paga attacco hacker con riscatto Bitcoin

A dispetto delle rassicurazioni di Mario Draghi, i mercati credono che la Bce sia ormai vicina a iniziare a staccare la spina, seppur gradulamente, al programma di Quantitative easing.
Bce, euro scommette su tapering Bce
Lo crede soprattutto l’euro, balzato nella sola sessione di ieri dell’1,4% fino a $1,1379, il record dal giugno del 2016, ovvero dal referendum sulla Brexit.
Al momento, la moneta unica è scambiata a $1,1358.
Il dollaro ha invece snobbato le dichiarazioni arrivate ieri da Janet Yellen, numero uno della Fed, che ha affermato che l’economia Usa può far fronte a tassi di interesse più alti.
Tonfo del Dollar Index, che è sceso per la quarta sessione delle ultime cinque, precipitando al minimo dal 4 ottobre del 2016. Il dollaro estende le perdite nella sessione odierna.
Le dichiarazioni di Yellen hanno messo in moto comunque il trend rialzista dei tassi sui Treasuries Usa, che è stato il più forte dallo scorso gennaio.
Le parole dei due banchieri centrali non sono state accolte con favore dall’azionario.
L’azionario europeo, in particolare, non vede di buon occhio soprattutto il rally dell’euro e l’aumento dei tassi dei bond dell’Eurozona (ieri, forte è stato il boom dei rendimenti dei bond sovrani europei e dei Treasuries).
Focus sui tassi sui Bund tedeschi, che hanno riportato il balzo più forte dal dicembre del 2015.
Futures Treasuries cancellano guadagni giugno
Sui Treasuries, il bagno di sangue che ha colpito in generale i bond, alla vigilia, ha portato i futures sui titoli di Stato Usa a soffrire la perdita più forte in più di tre mesi, cancellando in un giorno tutti i guadagni di giugno.
Gli smobilizzi sui bond Usa hanno fatto salire i tassi decennali di ben 7 punti base nella giornata di ieri, e a di 3 punti stamattina base fino a salire al 2,23%.
Prosegue il rialzo anche per i tassi sui Bund tedeschi ma anche dei tassi sui BTP decennali che superano la soglia del 2%, a fronte di uno spread in salita.
Europa paga attacco hacker
Riguardo all’azionario, i mercati hanno risposto negativamente, tra le altre cose, anche all’attacco cibernetico che si è diffuso nell’Europa orientale, provocando diversi disagi in Ucraina e Russia.
L’attacco è avvenuto sotto forma di un malware noto come “Petya”, che ha bloccato i computer delle vittime, chiudendo loro di pagare un riscatto di $300 in Bitcoin.
Diverse le aziende europee colpite, come Maersk, Merck, WPP e Rosneft. Sotto, lo screenshot di un computer attaccato dal virus.
L’azionario europeo fa i conti anche con i sell che hanno colpito ieri a Wall Street i titoli tecnologici, con i titoli FANG (Facebook, Amazon, Netflix, Google) affossati dalle vendite.