Euro a nuovo record dopo pausa tecnica
Il ritracciamento dell’euro in atto può rappresentare una buona occasione di acquisto spiegavano questa mattina gli operatori contattati da Finanza.com. E la profezia si è realizzata, anche se in tempi forse più rapidi del previsto. L’euro dollaro dopo aver navigato in area 1,5170 per quasi tutta la mattinata ha preso a correre nel primo pomeriggio fino a raggiungere pochi minuti fa il nuovo record storico di 1,5271.
I valori ipotizzati per il ritracciamento erano però considerati solo temporanei e al di fuori dal trend di fondo per la settimana, invece favorevole all’euro, secondo tutti i pareri raccolti. “Si registra – chiarivano da Mps – un incremento delle posizioni nette lunghe di euro degli operatori speculativi, che rimangono però ancora ben lontane dai massimi storici, lasciando pertanto altro spazio all’apprezzamento dell’euro”. Per lo stesso motivo Asmara Jamaleh, dell’ufficio studi di Banca Intesa parlava di movimento tecnico, ma di rischi tutti al rialzo nel corso della settimana per via dei molti dati importanti in arrivo negli Stati Uniti, non ultimi quelli sul mercato del lavoro di venerdì prossimo: “Le aspettative di crescita statunitense più bassa sono già prezzate – spiegava – ma un ulteriore apprezzamento dell’euro potrebbe avvenire con dati peggiori. Se invece i dati dovessero dimostrarsi migliori delle attese c’è anche la possibilità di tornare a 1,50”. Per la stessa economista quelli fondamentali non sarebbero però gli unici fattori ad agire sul cambio. “Sul dollaro – spiegava ancora -c’è un sentiment negativo che in questo momento vale il 30% del prezzo di mercato”.
Caldato parlava di target a medio termine a 1,53, in estensione a 1,55 e della possibilità di comprare sulle debolezze. “Ma – avvertiva – questi sarebbero livelli tirati per gli equilibri macroeconomici. Su un ulteriore allungo interverrebbero le banche centrali”. Un tema che ritornava anche nell’analisi di Natixis: “In assenza di risposte politiche (dalle banche centrali, ndr) e di notizie molto negative sullo stato dell’economia europea che possa rafforzare le attese di tagli ai tassi da parte della Bce, è probabile che l’euro continui ad apprezzarsi contro dollaro, specialmente dato che il dollaro resterà sotto pressione questa settimana con la pubblicazione di numerosi dati macroeconomici”. La prima resistenza individuata da Natixis è posta a 1,53, mentre per Mps Capital Market si pone nel range 1,5230/1,53.
Sempre Natixis individua altre opportunità. “Anche lo yen e il franco svizzero potrebbero apprezzarsi ulteriormente in risposta all’attuale avversione al rischio”. A spiegare meglio questa affermazione è quanto si legge nella nota degli analisti senesi di Mps: “Ogni volta che le tensioni aumentano in modo sostanziale, si verificano forti acquisti di yen sul mercato in seguito alle chiusure di posizioni di carry trading”. E proprio di carry trade, la pratica di indebitarsi in una valuta con bassi tassi d’interesse per investire in valute con alti tassi, hanno discusso nel fine settimana alcuni organi di stampa, riferendosi a un dollaro sempre più preda di operazioni di questo tipo dopo i tagli dei tassi praticati dalla Federal Reserve. “La reputo una cosa improbabile – spiega ancora Caldato – un conto è indebitarsi con un tasso di indebitamento dello 0,5% come sullo yen e un conto è sul 3%. Inoltre un’operazione di carry trade necessita che entrambe le scommesse vadano bene e il dollaro viene da un forte indebolimento e al primo accenno di svolta l’operazione potrebbe chiudersi male”.
(notizia aggiornata alle ore 17.00)