Euro ancora zavorrato, Zapatero annuncia nuove misure di austerity per la Spagna
Incertezza sui mercati dopo il rally record di inizio ottava. Gli indici azionari europei nella prima ora della seduta di metà ottava viaggiano in calo di circa 1 punto percentuale nonostante i positivi risconti arrivati dall’economia tedesca e le forti trimestrali diffuse prima dell’avvio della seduta da Allianz, Deutsche Telekom e Unicredit. La crisi del debito in Europa continua comunque a condizionare gli investitori con l’euro ancora debole rispetto al dollaro e l’oro, classico bene rifugio, che ha aggiornato i massimi storici sopra quota 1.230 dollari l’oncia. La moneta unica europea viaggia a quota 1,266 dollari non lontano dai minimi toccati giovedì scorso (1,2522 dollari) in coincidenza con l’improvviso crollo del 9% di Wall Street.
Sul fronte macro, la Germania nel primo trimestre del 2010 ha visto il proprio pil salire dello 0,2% t/t e dell’1,6% su base annua. I dati preliminari dell’ufficio federale di Statistica hanno superato le attese degli analisti che si aspettavano crescita zero su base trimestrale. Sotto le attese invece il pil francese salito dello 0,1% t/t e dell’1,2% a/a. Le attese erano per un +0,3% t/t e +1,4% a/a. Indicazioni positive dalla penisola iberica con la prima lettura flash del pil spagnolo che vede una crescita trimestrale (+0,1% t/t) per la prima volta dal secondo trimestre 2008. A livello tendenziale risulta ancora in calo dell’1,3%. Oggi il premier spagnolo, Jose Luis Zapatero, ha confermato in un discorso al Parlamento il varo di misure aggiuntive per risanare i conti pubblici con taglio del budget di un ulteriore 1,5% e taglio dei salari pubblici e congelamento degli stessi nel 2011. “Queste nuove misure sono indispensabili”, ha rimarcato il primo ministro spagnolo. Indicazioni positive anche dal Portogallo cresciuto dello 0,4% su base trimestrale nei primi 3 mesi del 2010.
L’agenda economica di oggi vede in primo piano gli annunci del Pil dell’Italia e dell’Eurozona relativi al primo trimestre del 2010. Secondo il consensus nei primi tre mesi dell’anno l’economia in Italia è cresciuta dello 0,4% t/t mentre in Europa ha registrato un progresso dello 0,1% t/t. I dati diffusi dall’Eurostat dovrebbero indicare inoltre un ritorno alla crescita dell’eurozona su base annua (+0,5 per cento le stime di consensus dal -2,4% di fine 2009). Le ultime stime della Commissione Europea, riviste al rialzo settimana scorsa, vedono una crescita dello 0,9 per cento del pil nel 2010 (dal +0,7% indicato in precedenza) per poi accelerare a più 1,5 per cento il prossimo anno. Tra i principali Paesi europei, a crescere maggiormente quest’anno dovrebbero essere Francia (+1,3 per cento) e Germania (+1,2 per cento). L’ultimo rapporto del Fmi sull’eurozona vede una crescita dell’1% per l’area euro con sempre Francia e Germania a guidare l’ascesa, in negativo invece dovrebbe confermarsi il pil spagnolo (-0,4% la stima dell’Fmi).