Euforia banche dopo rumor ‘aiutino’ da Bce, Unicredit e Banco BPM guidano volata
Violento strappo al rialzo delle banche del Ftse Mib a seguito delle indiscrezioni circa l’intenzione della Bce di mettere in atto misure volte a calmierare i costi per le banche della politica monetaria ultra-accomodante.
A Piazza Affari fioccano rialzi consistenti per i testimonial del settore: in prima fila Unicredit e Banco BPM che salgono di oltre il 4%, +3,7% per Ubi Banca, +3,39% Bper e +2,1% per Intesa Sanpaolo. Rally delle banche che sta sospingendo il Ftse Mib che a cavallo di metà seduta è arrivato a guadagnare l’1% a 21.423 punti, tornando a ridosso dei massimi annui.
La Bce studia antidoto a tassi su depositi in negativo
La Banca centrale europea, stando a quanto riporta oggi l’agenzia Reuters, starebbe studiando le opzioni per ridurre gli oneri che le banche pagano sulla loro liquidità in eccesso in modo da compensare gli effetti collaterali della sua politica ultra-accomodante. Ancora non sarebbe stata presa alcuna decisione in merito, ma l’obiettivo sarebbe quello di restituire parte dei 7 miliardi di euro l’anno che la BCE riscuote di interessi dalle banche.
Parole di Draghi avallano ipotesi intervento pro-banche
Intanto oggi Mario Draghi, presidente della Bce, ha confermato che una politica monetaria accomodante è ancora necessaria per l’area euro in quanto “i rischi per le prospettive rimangono orientati al ribasso”. “Non siamo a corto di strumenti per adempiere al nostro mandato”, ha aggiunto Draghi evidenziando come la Bce è pronta ad entrare in azione se la situazione peggiorerà ulteriormente. Sulle banche Draghi ha detto: “Continueremo a monitorare come le banche possono mantenere sane condizioni di profittabilità mentre i margini netti sugli interessi sono compressi. E se necessario, dobbiamo riflettere su possibili misure che possano preservare le implicazioni favorevoli per l’economia dei tassi negativi, mitigando al contempo gli effetti collaterali, se presenti”
Depo rate, Barclays lo vede in negativo anche nel 2020
I tassi di interesse negativi (attualmente il tasso sui depositi è di -0,40%) significano che le banche pagano la BCE per parcheggiare la loro liquidità in eccesso. Oggi gli analisti di Barclays hanno stimato che i primi ritocchi al tasso sui depositi non arriveranno prima della seconda parte del 2020.
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