Notizie Notizie Italia Asta Bot non basta, paura recessione agita lo spread e spinge verso rifugio Bund (e Treasury)

Asta Bot non basta, paura recessione agita lo spread e spinge verso rifugio Bund (e Treasury)

27 Marzo 2019 12:50

Minimi a quasi un anno per il tasso di assegnazione del Bot a sei mesi nell’asta odierna, che conferma anche la domanda ancora sostenuta sulla carta italiana. In attesa del test più probante in agenda domani con Btp e CCTeu per massimi 7,5 mld, il mercato è rimasto freddo agli esiti dell’asta Bot complici anche i rinnovati timori sulla crescita, non solo legati all’Italia.

Lo spread Btp-Bund si è così spinto in mattina sopra la soglia dei 260 punti base, con tasso del Btp decennale salito a 2,54%. L’allargamento del differenziale di rendimento è dettato anche dal rally che sta caratterizzando il Bund, con tasso del decennale tedesco scendo fino a -0,06% sui minimi dal 2016. In calo anche i rendimenti del Treasury a 10 anni (2,36%) e JGB (-0,067%).

Draghi: rischi al ribasso, Bce ha strumenti per agire ancora

A confermare i timori sulla crescita sono state le parole di Mario Draghi. Il presidente della Bce ha confermato che una politica monetaria accomodante è ancora necessaria per l’area euro in quanto “i rischi per le prospettive rimangono orientati al ribasso”. “Non siamo a corto di strumenti per adempiere al nostro mandato”, ha aggiunto Draghi evidenziando come la Bce è pronta ad entrare in azione se la situazione  peggiorerà ulteriormente.

Relativamente all’Italia Confindustria oggi ha aggiornato le stime e vede crescita zero nel 2019, mentre il governo sarebbe pronto a tagliare drasticamente le stime nel prossimo DEF (+0,1% per il 2019 dal +1% indicato in precedenza). 

Bot assegnati al tasso di -0,069%, domani maxi-asta Btp

L’asta Bot ha visto oggi l’assegnazione di Bot semestrali per 6 miliardi di euro. Il rendimento medio di assegnazione è stato di -0,069%, in calo dal -0,007%, dell’asta del mese scorso e sui livelli più bassi da aprile 2018. Il rendimento è in negativo per il terzo mese consecutivo. La domanda si mantiene sostenuta con richieste per oltre 9,55 miliardi di di euro. Il rapporto di copertura è stato pari a 1,59 volte, in lieve decremento dall’1,65 precedente.

 

Domani si conclude il trittico di aste di fine mese con l’offerta di Btp (5 e 10 anni) e CCTeu per massimi 7,5 miliardi. Il Tesoro per il nuovo titolo quinquennale ha previsto l’emissione di un quantitativo elevato: da un minimo di 3,25 miliardi a un massimo di 3,75 miliardi. Per il Btp a 10 anni (3a tranche, scadenza agosto 2029) l’emissione sarà più contenuta (range 2,25-2,75 mld). Infine, è prevista l’emissione di un ammontare tra 500 mln e 1 miliardo di CCTeu con scadenza gennaio 2025.

Lo scorso mese il titolo decennale era stato allocato al tasso del 2,81% con domanda pari a 1,31 volte il quantitativo allocato (che era stato di 4 mld, ben superiore a quello previsto nell’asta di  domani).