ETF bancari Ue al traino della ripresa economica
La ripresa si sta rafforzando. Il commissario europeo agli Affari Economici, Olli Rehn, professa un maggiore ottimismo circa le prospettive dell’economia europea che secondo le ultime previsioni della Commissione Ue si espanderà quest’anno al ritmo dell’1,8% per quanto concerne tutti i 28 Paesi dell’Unione e un più moderato +1,2% per quelli dell’area euro. Primi candidati a beneficiare di tale rafforzamento economico sono gli istituti di credito europei ancora alle prese con il delicato processo di rafforzamento patrimoniale. Banche europee che all’inizio dell’anno avevano già beneficiato della sponda arrivata dall’accordo sui criteri per gli indicatori sull’indebitamento e sulla liquidità che di fatto ha recepito la proposta del Comitato di Basilea per una definizione unica del rapporto di indebitamento delle banche con l’obiettivo di superare le differenze nazionali. “Un passo importante verso Basilea III che rende gli istituti di credito più resistenti rispetto al passato agli shock finanziari”, ha sottolineato il presidente della Bce, Mario Draghi. E proprio dall’Eurotower non dovrebbe mancare la sponda alle banche con la Asset Quality Review che potrebbe aiutare a migliorare la propensione degli investitori verso le banche dell’Area Euro. Il settore finanziario europeo è inoltre finito sotto i riflettori di George Soros. Il finanziare di origini ungheresi non ha nascosto l’intenzione di sfruttare l’ingente bisogno di capitale di diverse banche europee per prendere posizione sul settore.
Lo Stoxx Europe 600 Banks, principale indice del settore bancario europeo, segna un saldo positivo di oltre il 4% da inizio anno e con la risalita delle ultime settimane si è riportato a ridosso dei massimi a due anni e mezzo toccati a metà gennaio. Sul mercato ETFPlus sono quattro gli ETF settoriali che permettono di prendere posizione sul comparto bancario/finanziari. Due di questi, il db X-trackers Stoxx Europe 600 Banks UCITS ETF e il Lyxor Ucits ETF Stoxx 600 Banks, si rifanno proprio allo Stoxx Europe 600 Banks che presenta una discreta diversificazione tra le principali banche europee. Il peso maggiore è quello della britannica Hsbc (15,67%), seguita da Banco Santander (8%), BNP Paribas (6,69%), Ubs (5,81%), Bbva (5,64%) e Barclays (5,51%).
La presenza di banche non dell’area euro, in particolare britanniche e svizzere, rende questi ETF esposti in parte al rischio cambio e l’investitore deve quindi tenere in considerazione l’andamento dell’euro rispetto a sterlina inglese e franco svizzero.
Presto potrebbe arrivare anche in Italia un nuovo ETF proposto da Lyxor a Parigi, il Lyxor Ucits ETF Eurostoxx Banks, che annovera al suo interno solo le principali banche dell’Area Euro. L’esclusione degli istituti non dell’area euro mette gli investitori al riparo del rischio cambio e parallelamente aumenta l’esposizione verso le banche dei quattro principali Paesi dell’eurozona (Germania, Francia, Spagna e Italia). Tra le banche più rappresentate dell’indice ci sono quindi Banco Santander (17,32%), BNP Paribas (14,49%), Bbva (12,22%) e Deutsche Bank (8,72%). maggiore l’esposizione anche alle banche italiane con pesi importanti nell’indice per Unicredit (7,19%) e Intesa Sanpaolo (6,69%).