Etf: 2009 da incorniciare soprattutto per i trackers legati a emergenti e materie prime
L’anno appena archiviato ha sancito un nuovo passo avanti dell’industria degli Exchange Traded Fund. Crescita a doppia cifra per le masse gestite a livello globale con l’Europa che ha sorpassato gli Usa per numero di “replicanti” proposti. Etf che mantengono la peculiarità di strumento d’investimento decisamente più conveniente rispetto ai fondi comuni tradizionali con gli Etf azionari che presentano infatti un TER (Total Expense Ratio) medio dello 0,63%, meno della metà rispetto agli 1,75 punti percentuali dei mutual funds a gestione attiva.
Nel 2009 si è assistito al sorpasso del numero degli ETF quotati sui mercati europei (801 a fine ottobre 2009) rispetto ai 732 presenti sul mercato statunitense. In rampa di lancio, secondo l’ultima ETF Landscape a cura di BlackRock sono ben 805 nuovi trackers a livello globale. Relativamente al solo mercato statunitense, da sempre avanguardia per conoscere gli sviluppi futuri dell’industria degli Etf, si prevede che da qui al 2015 il numero degli Etf proposti potrà più che triplicarsi a quota 2.618 (fonte Novarica) con asset pronti a passare dai 500 miliardi di dollari del 2008 a 1.150 mld. Stime che presuppongono un ritmo di fioritura pari a 25 nuovi trackers al mese.
Crescita del mercato degli Etf testimoniata dai numeri. In Italia il mercato EtfPlus, segmento di Piazza Affari dove vengono negoziati ETF ed ETC, ha visto salire gli strumenti quotati dai 326 di fine 2008 a 400 (+18,5%) in seguito all’approdo sul listino milanese di 86 nuovi strumenti. La review sui mercati 2009 pubblicata da Borsa Italiana evidenzia poi come siano stati toccati i nuovi massimi storici con riferimento agli scambi, con 215 milioni di euro giornalieri (+12,9% rispetto alla media del 2008) e 9.690 contratti al giorno (+73,1%). Complessivamente sono stati scambiati 54,3 miliardi di euro e 2,5 milioni di contratti.
Volgendo lo sguardo ai singoli Etf, protagonisti assoluti degli scorsi 12 mesi sono stati i trackers sui mercati emergenti e in particolare quelli sul Brasile, mercato azionario emergente che maggiormente si è distinto nel 2009. il podio dei migliori Etf quotati sul mercato EtfPlus di Piazza Affari è occupato proprio da tre prodotti che replicano indici legati al mercato carioca con rialzi del 143,3% per il Lyxor Etf Brasil Ibovespa, del 124% per il Db X-trackers Msci Brasil e del 116,87% per l’iShares Msci Brasil. Nella top 10 del 2009 figura anche un fondo che replico l’indice turco (+114,68% per l’Etf Market Access Dj Turkey Titans 20) e l’Etfx Russell Global Coal Mining Fund (+113%) che ha come sottostante un indice sui principali titoli del settore carbonifero. Quotazioni più che raddoppiate anche per gli Etf settoriali legati al comparto delle risorse di base targati Deutsche Bank, iShares e Lyxor. Etf settoriali che hanno continuato ad attirare le preferenze degli investitori: in particolare hanno catalizzato le attenzioni gli Etf sulle tlc con gli afflussi netti a livello globale per oltre 411 mln di dollari, seguiti da risorse di base (384 mln $) e utilities (332 mln $).
Non va poi dimenticato l’anno di grazie delle ETC (Exchange-Traded Commodities), che consentono l’investimento diretto dell’emittente in materie prime o in contratti derivati su materie prime. Il 2009 è stato l’anno della rinascita con l’ETFS copper che ha garantito un sonante +142% dopo il -53,5% con cui aveva chiuso il 2008. Tra i migliori anche lo zucchero (+91,8%) e il nickel (+80%). Numero delle ETC presenti a Milano che lo scorso anno è salito fino a quota 67 con l’approdo in primavera di dei nuovi strumenti targati ETF Securities che permettono di andare a leva o short sulle principali materie prime. Da rimarcare come sia le migliori ETC che i migliori ETF del 2009 siano state tra le peggiori dell’anno precedente con . Fanalino di coda risultano invece gli ETF e le ETC “short” che hanno pagato la generale intonazione positiva dei mercati azionari.