Esplosione oleodotto Libia, prezzi petrolio agguantano $60 per prima volta da giugno 2015
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Per la prima volta dal 25 giugno del 2015, i prezzi del petrolio crude scambiati sul Nymex di New York hanno riagguantato la soglia dei 60 dollari al barile.
Le quotazioni sono balzate al massimo in più di due anni e mezzo dopo la notizia dell'esplosione di un oleodotto in Libia.
Secondo alcune fonti, l'esplosione sarebbe stata provocata da un attentato terroristico, orchestrato dalle Brigate di difesa di Bengasi, e avrebbe messo fuori gioco una produzione giornaliera compresa tra 70.000 e 100.000 barili: questo, in un paese che, stando all'ultimo bollettino mensile dell'Opec, produce 973.000 barili al giorno.
Immediata la reazione dei prezzi del petrolio, che a New York sono balzati di oltre +2,6%. Il Brent è volato fino a $67,10, +2,8%, al record da maggio del 2015.
Le quotazioni sono balzate al massimo in più di due anni e mezzo dopo la notizia dell'esplosione di un oleodotto in Libia.
Secondo alcune fonti, l'esplosione sarebbe stata provocata da un attentato terroristico, orchestrato dalle Brigate di difesa di Bengasi, e avrebbe messo fuori gioco una produzione giornaliera compresa tra 70.000 e 100.000 barili: questo, in un paese che, stando all'ultimo bollettino mensile dell'Opec, produce 973.000 barili al giorno.
Immediata la reazione dei prezzi del petrolio, che a New York sono balzati di oltre +2,6%. Il Brent è volato fino a $67,10, +2,8%, al record da maggio del 2015.