Esaote: un pezzo di made in Italy che fa gola a molti gruppi stranieri
Per conquistarla sono scesi in campo finanziari come Banca Intesa, Tip di Gianni Tamburi, Investitori Associati, l'inglese Bridgepoint, ma soprattutto un colosso come General Electric, prima realtà del mondo per capitalizzazione con un fatturato di oltre 150 miliardi di dollari. Ed è proprio il gigante americano a spaventare di più i vertici della genovese Esaote, gioiellio hi-tech ai vertici mondiali nell'elettronica biomedicale. E forti timori arrivano anche delle istituzioni genovesi e liguri, che dopo settimane di pubbliche preoccupazioni hanno ottenuto che i vertici della Bracco, il gruppo farmaceutico proprietario dell'azienda genovese, vengano giovedì prossimo nella sede della regione a spiegare i dettagli di un'operazione che vale 200 milioni di euro, ma rischia anche di consegnare il made in Italy biomediacale a realtà straniere.