Equita, nuove linee guida Bce ampliano mercato secondario Npe unsecured: Mediobanca avvantaggiata
“Mediobanca è un titolo Buy”, è la decisione contrarian di Equita Sim lanciata in un report di questa mattina. Nonostante il momentum poco florido per il settore, a causa delle nuove norme Bce in tema Npl in vigore probabilmente dal primo gennaio prossimo, per gli esperti Mediobanca potrebbe “addirittura essere avvantaggiata dalle nuove linee guida della Bce”.
Compass (gruppo Mediobanca) è già allineata
Compass è fra i leader di mercato nel credito al consumo, un’area di business dove vengono originati molti crediti unsecured. In teoria questa dovrebbe essere la categoria più penalizzata dalle nuove linee guida, secondo quanto ipotizzato dalla stessa Equita in un report dei giorni scorsi.
“Compass per policy dopo un anno vende tutti i nuovi Npe (esposizioni non performanti, ndr) – viene specificato nello studio pubblicato oggi – a 5 centesimi e quindi non sarebbe impattata avendo di già un coverage pari al 95% al primo anno”.
Mercato secondario Npe più ampio
Le nuove linee guida contemplano che i nuovi Npe non garantiti (unsecured) siano smaltiti entro due anni. Questo provvedimento potrebbe essere deleterio per le banche italiane, soprattutto quelle già focalizzate sulla pulizia dei bilanci, in quanto potrebbe indurre a smaltire gli asset problematici con maggior fretta correndo il rischio di attuare non tanto una cessione, quanto una svendita.
Quest’ultimo elemento, tuttavia, “amplierebbe il mercato secondario degli Npe – chiosa Equita – ed aumenterebbe la convenienza di fare affari per Mediobanca Credit Solution, bad bank del gruppo che ha iniziato a comprare e fare servicing di Npl anche non captive”.
Compass potrà dunque fare nuovi accordi di distribuzione con banche che non vorranno tenere crediti unsecured in bilancio “apportando vantaggi sui volumi” dell’istituto.
In questo quadro, gli esperti di Equita hanno alzato la raccomandazione su Mediobanca a Buy dal precedente Hold ed il multiplo target sul PE 2019 a 12,6 volte, alla luce “delle opportunità di crescita nel credito al consumo”. Ai prezzi attuali – conclude Equita – Mediobanca tratta a valutazioni ragionevoli.