Notizie Notizie Italia Enìa in Borsa con un occhio di riguardo al consolidamento del settore

Enìa in Borsa con un occhio di riguardo al consolidamento del settore

21 Giugno 2007 13:55

Lo sbarco in Borsa del prossimo 10 luglio sarà solo una prima tappa per Enìa, la multiutility emiliana nata nel febbraio 2005 dalla fusione tra le municipalizzate Agac, Amps e Tesa che fornisce servizi di pubblica utilità quali gas, energia elettrica, acqua, raccolta rifiuti e teleriscaldamento nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.  


 


Tramite un’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione (Opvs) sul mercato giungeranno 36,5 milioni di titoli, di cui 15,5 milioni derivanti da aumento di capitale e 20 milioni dalla vendita di azioni da parte degli attuali proprietari. Prima della quotazione gli azionisti del gruppo sono una serie di municipalità, tra cui il Comune di Reggio Emilia (35,4%), il Comune di Parma (23,3%) e il Comune di Piacenza che insieme detengono il 100% del capitale.

 

“Enia utilizzera’ almeno il 70% dei proventi derivanti dall’Ipo (tra i 140 e 170 milioni, ndr)  per l’estinzione di finanziamenti” – ha spiegato il direttore finanziario Massimiliano Masi durante la conferenza stampa di presentazione del progetto di quotazione. Ma altre opportunità a cui guarda l’azienda riguardano acquisizioni nel settore del downstream del gas, mentre parte dei proventi saranno utilizzati per il piano di investimenti che prevede entro il 2012 investimenti per 450 milioni nello smaltimento dei rifiuti, nel teleriscaldamento e nel business idrico.


Tra le ragioni della quotazione il presidente Andrea Allodi ha invece ricordato, oltre alla maggiore visibilità e l’accesso ai capitali, l’impegno nell’efficientizzazione, obiettivo che passerà anche da una riduzione delle partecipazioni, che saranno ridotte dalle oltre 50 attuali fino a 20-30 ritenute core. A giudizio di Allodi la società offre diversi punti di forza: il grande radicamento territoriale, il brand consolidato e l’alto numero di servizi forniti. Elementi che, sempre secondo Allodi, consentono la fidelizzazione della clientela ma anche capacità aggregative per operazioni che potrebbero interessare il nord Italia. “Noi rimaniamo vigili e attendiamo di conoscere meglio i piani degli altri operatori”, ha spiegato Allodi riferendosi a un contesto di consolidamento del settore accelerato dall’annunciato matrimonio tra Aem e Asm. “Il nostro obiettivo e’ valorizzare l’azienda e quindi se riscontreremo delle opportunita’ in questo senso procederemo”, ha aggiunto.


 


L’offerta pubblica comprende un’offerta riservata al pubblico indistinto, un’offerta riservata ai residenti nei comuni serviti da Enìa per un massimo del 50%, un’offerta riservata ai dipendenti e ai pensionati per un massimo del 16,45%. In caso di totale sottoscrizione dell’Opvs il flottante sarà pari a circa il 35,41% del capitale sociale di Enìa ev a circa il 38,14% a seguito di eventuale integrale esercizio della Greenshoe. L’intervallo di prezzo è stato individuato tra 9 e 10,9 euro per azione, per un intervallo di valorizzazione del capitale economico della società compreso tra un minimo di circa 783 milioni e un massimo di 948 milioni di euro. La stima del ricavato dell’Opvs varia tra 323 e 391 milioni. Il lotto minimo è stato fissato a 400 azioni. E’ prevista una bonus share pari a 1 nuova azione ogni 20, nel caso i titoli vengano mantenuti per almeno un anno.


 


La società ha chiuso il 2006 con un fatturato di 1,226 miliardi di euro (+15,3% rispetto al 2005), un margine operativo lordo di 143,2 milioni (+2,9%) e un utile netto in crescita del 37,6% a 27,1 milioni, dei quali fanno parte anche i 6,2 milioni di euro del dividendo Edison. Enìa possiede infatti il 15% di Delmi che a sua volta controlla il 50% di Transalpina di Energia, proprietaria del 63,3% di Edison. Proprio a Edison Enìa si rivolge per l’approvvigionamento di gas. Il rapporto debt/equity è pari a 1,22. Nel corso del primo trimestre del 2007 la posizione finanziaria netta è salita da 550,5 a 630 milioni, come conseguenza  – ha spiegato il direttore finanziario Massimiliano Masi – dei molti pagamenti ai fornitori che avvengono in questo periodo.


 


Enìa è assistita da Mediobanca, in qualità di coordinatore globale, responsabile del collocamento e sponsor e da Banca IMI (gruppo Intesa Sanpaolo), in qualità di advisor  finanziario. L’offerta ha preso il via oggi e si concluderà alle ore 13.00 del 4 luglio.