Eni, Unicredit e Intesa Sanpaolo fanno da traino al Ftse Mib. Direzioni opposte per Nexi e Bper
Piazza Affari si giova stamattina dell’ottimismo per le condizioni di Trump e i possibili progressi nei negoziati per il nuovo pacchetto di stimolo fiscale negli Usa. Il Ftse Mib alle 10:55 segna +0,74% a 19.204 punti. L’indice guida milanese ha interrotto settimana scorsa la serie di 2 settimane negative consecutive chiudendo l’ottava con un rialzo dell’1,96%.
Newsflow su Trump tranquillizza i mercati
Gli ultimi aggiornamenti sulla salute di Trump hanno attenuato l’incertezza nei mercati globali. Dopo che venerdì il presidente statunitense è stato trasferito al Walter Reed Medical Hospital, potrebbe essere dimesso già oggi. Nel frattempo, i commenti del fine settimana del presidente della Camera Nancy Pelosi hanno sollevato le aspettative di un possibile accordo sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali. “Stiamo facendo progressi”, ha detto la rappresentante democratica. “Questo cambiamento positivo nel sentiment sembra anche guidare al rialzo per altri asset di rischio, con materie prime come il greggio che spingono al rialzo”, rimarcano gli esperti di IG.
Tornando al delicato avvicinamento alle elezioni presidenziali Usa, gli ultimi sondaggi indicano in media un allargamento della forbice tra Biden e Trump. Il candidato dem risulta in vantaggio di 8 punti secondo realclearpolitics. “Visti i sondaggi, i Dem potrebbero essere tentati di aspettare dopo le elezioni per far partire con il nuovo anno un piano fiscale di dimensioni e misure più rilevanti”, commenta oggi MPS Capital Services.
Non solo Nexi, le altre storie di oggi a Piazza Affari
Guardando alla giornata di Piazza Affari, a tenere banco è l’intesa tra Sia e Nexi per la nascita di un campione italiano dei pagamenti digitali. Il titolo Nexi ha aperto a +6% per poi attestarsi a +3,6% in area 17,50 euro.
L’integrazione andrà a formare un gruppo con ricavi aggregati pro-forma 2019 per 1,8 miliardi e un ebitda di 1 miliardo di euro. Previste sinergie annue per 150 mln di euro. L’aggregazione avverrà mediante incorporazione di Sia in Nexi con gli azionisti di Sia che riceveranno 1,5671 azioni Nexi per ogni azione Sia. Gli attuali soci di Sia avranno nel complesso il 30% del nuovo gruppo con CDP, azionista di controllo di Sia, con una quota di poco sopra il 25%. Paolo Bertoluzzo, attuale amministratore delegato di Nexi, sarà il ceo e direttore generale del nuovo gruppo.
In ordine sparso le banche. Dopo una partenza lanciata, ha rallentato Banco BPM (-0,09%) che è reduce dall’impennata di settimana scorsa in scia ai ripetuti rumor sul fronte M&A che vedono l’istituto guidato da Giuseppe Castagna possibile target per operazioni straordinarie. Unicredit e Intesa Sanpaolo si muovono invece in buon rialzo con rispettivamente +1,96% e +1,48% dopo le prime due ore di contrattazioni.
Bper affonda nel primo giorno di aumento
Nervosismo sul titolo Bper, che è stato più volte sospeso arrivando fino a oltre -8% sotto 1,2 euro, nel giorno di avvio dell’aumento di capitale legato all’acquisizione di un ramo d’azienda costituito da 532 filiali bancarie del gruppo Intesa Sanpaolo. L’acquisizione degli sportelli consentirà a BPER di mantenere un CET di circa 13%. I termini dell`aumento di capitale prevedono l’emissione di 8 nuove azioni ogni 5 possedute al prezzo di sottoscrizione di 0,90 euro per ciascuna nuova azione, che implica uno sconto sul TERP del 31%. Il periodo di adesione è dal 5 al 23 ottobre, con periodo di negoziazione dei diritti dal 5 al 19 ottobre.
L’ad Alessandro Vandelli spiega in un’intervista all’inserto Economia del Corriere della Sera che “non c’è nulla di concreto” nell’ipotesi di una fusione con Banco BPM” e che la banca penserà a nuove mosse solo una volta che l’attuale processo di assorbimento di oltre 500 filiali da UBI Banca sarà concluso.
Tra le big del Ftse Mib da segnalare gli acquisti anche su Eni (+1,54%) in scia alla risalita dei prezzi del petrolio. In calo invece Enel a -0,4%.