Notizie Dati Bilancio Italia ENI: sottoperforma il mercato dopo i conti. Ebit e utile sotto attese

ENI: sottoperforma il mercato dopo i conti. Ebit e utile sotto attese

24 Aprile 2019 17:24

Il titolo Eni cede in Borsa oltre l’1,5%, sottoperformando circa dello 0,5% il Ftse Mib. Sottoperformance anche da attribuire a conti del primo trimestre 2019 che si sono attestati leggermente al di sotto delle stime sia in termini di Ebit adjusted che di Utile adjusted.

 

In particolare, l’utile operativo adjusted si è attestato a 2.354 milioni, sotto le stime degli analisti del 7% e nel complesso in linea a quanto registrato nel pari periodo del 2018. Questo nonostante l’effetto del deconsolidamento di Eni Norge nell’ambito dell’operazione Vår Energi.

 

In particolare, il core business del E&P ha fissato Ebit Adjusted a 2.308 milioni, in linea con le stime degli analisti e in progresso dell’11% a/a. Dinamica dovuta alla solida performance industriale trainata dall’effetto positivo volume/mix dovuto al maggiore contributo di barili a più elevata redditività.

 

La divisione G&P archivia Ebit adjusted a 372 milioni, sopra le attese degli analisti e dei conti 2018, anche grazie alla valorizzazione delle flessibilità associate al portafoglio integrato.

 

Infine, chiude in rosso di 55 milioni la divisione R&M e Chimica. Risultato peggiore del consensus. La divisione ha registrato una flessione della performance operativa a causa dello scenario nettamente sfavorevole, in particolare per la conversione dei greggi pesanti e per tutti i margini delle commodity chimiche, attenuato da iniziative di ottimizzazione ed efficienza. Inoltre, il risultato 2019 sconta lo storno di un profitto per utili interni prodotti ma non ancora realizzati con terzi per €134 milioni (+€58 milioni nel primo trimestre 2018).

 

L’utile netto adjusted si fissa a 992 milioni, circa il 6% sotto le stime del mercato. La produzione di idrocarburi a 1.832 mgl di boe/g è sostanzialmente allineato alle stime e leggermente inferiore al pari periodo 2018.

 

Il flusso di cassa netto da attività operativa del primo trimestre è stato di 2,10 miliardi. L’indebitamento finanziario netto si attesta al 31 marzo 2019 a 14,5 miliardi (leverage a 0,27), di cui circa 2 miliardi relativi alla lease liability di competenza dei partner nelle Joint Operation upstream operate da Eni. Escludendo integralmente l’effetto dell’applicazione dell’IFRS 16, il debito netto si ridetermina in 8,68 miliardi (leverage a 0,16).

 

Quanto alla guidance, il management confermata la crescita della produzione di idrocarburi del 2,5% su base annua allo scenario di budget di 62 $/barile e al netto delle operazioni di portafoglio. Nel G&P il risultato operativo è atteso a circa 500 milioni. Nel R&M e Chimica, il margine di raffinazione di breakeven previsto a circa 3,5 $/barile a fine 2019 con la piena operatività del sistema industriale e la riapertura del differenziale tra greggi leggeri e greggi pesanti. Quanto alla cash neutrality, è stata confermata la copertura degli investimenti organici e del dividendo allo scenario Brent di circa 55 $/barile nel 2019 ante effetti IFRS 16, recependo i quali il target si rideterminerebbe in circa 52 $/bbl.