Notizie Certificates Eni sigla accordo record negli Emirati, investimento da 3,3 mld $ in Adnoc Refining

Eni sigla accordo record negli Emirati, investimento da 3,3 mld $ in Adnoc Refining

28 Gennaio 2019 11:17

Accordo strategico negli Emitati Arabi Uniti per Eni. Il colosso petrolifero italiano si è accordato con Adnoc per aquisire una quota del 20% della società Adnoc Refining. Adnoc ha annunciato contestualmente di avere ceduto a Omv la quota del 15% di Adnoc Refining, rimanendo così detentrice della quota del 65%. Adnoc, Eni e Omv, si legge in una nota, hanno concordato altresì di costituire una joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi con le medesime quote azionarie stabilite per Adnoc Refining.

Si tratta dell’operazione più rilevante mai condotta negli Emitati Arabi Uniti da un investitore straniero in campo energetico. Un’intesa che ha un “valore strategico per il nostro paese”, ha dichiarato il premier italiano, Giuseppe Conte, presente alla firma tra l’ad dell’Eni, Claudio Descalzi, e il principe ereditario, Mohammed bin Zayed Al Nahyan

 

L’acquisizione da parte di Eni delle quote del 20% implicano un corrispettivo cash pari a circa 3,3 miliardi di dollari al netto del debito netto e passibile di aggiustamenti al momento del closing, ammontare che corrisponde a un valore di impresa (enterprise value) pari a circa 3,9 miliardi di dollari (quota Eni). Il completamento dell’acquisizione è soggetto al verificarsi di alcune condizioni sospensive, inclusa l’autorizzazione da parte degli Emirati Arabi Uniti a altre autorità regolatorie.

 

ADNOC Refining opera tre raffinerie, situate nelle aree di Ruwais (Ruwais East e Ruwais West) e Abu Dhabi (Abu Dhabi Refinery), con una capacità di raffinazione complessiva che supera i 900 mila barili al giorno.

 

In questo modo Eni entra nel settore downstream degli Emirati Arabi Uniti “e aumenta del 35% la capacità di raffinazione globale”, sottolineano gli analisti di Fidentiis che ritengono l’operazione in linea con la strategia annunciata da Eni di rendere il portafoglio complessivo del gruppo più diversificato a livello geografico, più equilibrato lungo la catena del valore, più efficiente e più resiliente per far fronte alla volatilità del mercato”.  Fidentiis conferma Buy sul titolo e sottolinea però che il rendimento di questo investimento dovrebbe essere relativamente basso, almeno a breve termine.