News Notizie Italia Eni: pienone per i Green Bond, scatta chiusura anticipata

Eni: pienone per i Green Bond, scatta chiusura anticipata

Pubblicato 19 Gennaio 2023 Aggiornato 27 Gennaio 2023 15:26

Boom di richieste per le obbligazioni green targate Eni che Come avevamo preannunciato ieri, nella giornata di oggi il cane a sei zampe ha comunicato che le sue obbligazioni sustainability-linked 2023/2028 sono state interamente collocate, superando ampiamente il massimo dell’offerta, pari a € 2.000.000.000.

Chiusura anticipata dell’offerta

Ecco che come riporta la nota societaria diffusa oggi, ora “i Responsabili del Collocamento, Intesa Sanpaolo e UniCredit Bank AG (che agisce anche per il tramite della propria Succursale di Milano), si sono avvalsi della facoltà di disporre la chiusura anticipata dell’Offerta al 20 gennaio 2023 alle ore 17:00 sia per le adesioni in sede che per le adesioni effettuate fuori sede attraverso consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede”

Ecco che l’ultimo giorno utile per la raccolta delle adesioni per l’offerta, sia per le adesioni in sede che per le adesioni fuori sede che per le adesioni mediante tecniche di comunicazione a distanza, è il 20 gennaio 2023 sino alle ore 17:00.

Obiettivo sostenibilità

Ricordiamo che questa è stata la prima emissione di Eni di obbligazioni sostenibili, ovvero delle obbligazioni caratterizzate dal fatto che vengono emesse solo per sostenere progetti sociali o economici finalizzati alla tutela dell’ambiente.
In particolare, le obbligazioni Eni sustainability-linked 2023/2028 sono state collegate al conseguimento di due obiettivi legati alla sostenibilità del Gruppo. Nel dettaglio:

  • Incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025
  • Riduzione delle emissioni nette di gas serra ad un valore pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq al 31 dicembre 2025 (-65% rispetto alla baseline del 2018

A fronte del raggiungimento da parte di Eni di questi due obiettivi, il tasso di interesse nominale annuo lordo rimarrà invariato sino alla scadenza delle obbligazioni. Al contrario, in caso di mancato raggiungimento di anche uno solo dei due target, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%.