Eni: nuova licenza esplorativa nell’offshore del Ghana
Pubblicato 29 Marzo 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:53
Eni ha ottenuto l'assegnazione di una nuova licenza esplorativa, denominata Cape Three Points Block 4, nel prolifico bacino del Tano, nell'offshore del Ghana. "Questa acquisizione rafforza ulteriormente la posizione della società nell'offshore ghanese.", afferma la società energetica italiana in un comunicato.
Questa licenza è stata assegnata a una joint venture composta da Eni Ghana (con una quota del 42,4691%) col ruolo di operatore, Vitol Upstream Tano (con il 33,9753%), Ghana National Petroleum Corporation (GNPC, con il 10%), Woodfields Upstream Ghana (con il 9,5556%) e GNPC Exploration and Production Company (Explorco, con il 4%). "Il nuovo blocco, che copre una superficie di 1.127 chilometri quadrati in una profondità d'acqua compresa tra 100 e 1.200 metri e che si trova in posizione adiacente al blocco OCTP, anch'esso operato da Eni, in caso di successo esplorativo beneficerà delle infrastrutture del progetto OCTP attualmente in esecuzione", si legge nel comunicato diffuso oggi.
Eni opera il progetto OCTP che prevede uno sviluppo integrato e sinergico delle varie scoperte a olio e gas (Sankofa Main, Sankofa East e Gye-Nyame). Il progetto prevede uno sviluppo di pozzi sottomarini collegati a una FPSO che verrà connessa a terra con una linea di trasporto del gas. L'avvio della produzione di olio di OCTP è prevista nel 2017, mentre la produzione del gas, destinato alla rete domestica per la generazione di energia elettrica, è prevista nel 2018.
Questa licenza è stata assegnata a una joint venture composta da Eni Ghana (con una quota del 42,4691%) col ruolo di operatore, Vitol Upstream Tano (con il 33,9753%), Ghana National Petroleum Corporation (GNPC, con il 10%), Woodfields Upstream Ghana (con il 9,5556%) e GNPC Exploration and Production Company (Explorco, con il 4%). "Il nuovo blocco, che copre una superficie di 1.127 chilometri quadrati in una profondità d'acqua compresa tra 100 e 1.200 metri e che si trova in posizione adiacente al blocco OCTP, anch'esso operato da Eni, in caso di successo esplorativo beneficerà delle infrastrutture del progetto OCTP attualmente in esecuzione", si legge nel comunicato diffuso oggi.
Eni opera il progetto OCTP che prevede uno sviluppo integrato e sinergico delle varie scoperte a olio e gas (Sankofa Main, Sankofa East e Gye-Nyame). Il progetto prevede uno sviluppo di pozzi sottomarini collegati a una FPSO che verrà connessa a terra con una linea di trasporto del gas. L'avvio della produzione di olio di OCTP è prevista nel 2017, mentre la produzione del gas, destinato alla rete domestica per la generazione di energia elettrica, è prevista nel 2018.
