Eni for 2021: contributo e obiettivi per una transizione equa
Verso una transizione energetica che sia in grado di garantire l’accesso all’energia e il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni nette entro il 2050. Su questo poggia il report annuale “Eni For” di sostenibilità, giunto alla 16° edizione.
Eni for 2021 – A just transition presenta il contributo e gli obiettivi di ENI per una transizione equa, in un’ottica di condivisione dei risultati sociali ed economici nel percorso verso la neutralità carbonica al 2050. L’obiettivo di riduzione delle emissioni passa attraverso un approccio inclusivo volto a gestire responsabilmente gli impatti sociali della transizione – verso lavoratori, comunità e clienti – promuovendo opportunità di crescita economica e sociale sostenibile nei Paesi in via di sviluppo.
“In Eni, sentiamo con forza la responsabilità di contribuire a dare accesso all’energia a tutti, sostenendo lo sviluppo dei Paesi in cui siamo presenti, e raggiungere le massime ambizioni dell’Accordo di Parigi. Un impegno tanto più forte oggi, alla luce della guerra in Ucraina, in un momento storico in cui è necessario essere tanto più inclusivi e non divisivi, ricercando il bene comune e aumentando gli sforzi per garantire la sicurezza energetica europea, accelerando al contempo la decarbonizzazione”, ha detto Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.
ENI ha così tracciato una evoluzione costante delle attività di business, che includono lo sviluppo delle rinnovabili e la conversione di raffinerie in bioraffinerie. Con gli accordi siglati per la realizzazione degli agri-hub, da cui provengono semi oleaginosi e oli vegetali da utilizzare come agro-feedstock per la produzione di biocarburanti, verranno creati nuovi posti di lavoro; un ulteriore sostegno, dunque, allo sviluppo di nuove attività nei Paesi in cui l’azienda opera. Eni ha poi rafforzato le partnership con le organizzazioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo. Un esempio di questo percorso sono i progetti di sviluppo locale in Messico, Kazakistan e Nigeria.
Verso la neutralità carbonica al 2050
Il modello di business di Eni poggia su tee leve: neutralità carbonica al 2050, Eccellenza operativa e Alleanze per lo sviluppo. Sul fronte della strategia per la neutralità carbonica al 2050, Eni ha rafforzato ulteriormente i propri obiettivi, annunciando una riduzione del -35% delle emissioni nette scope 1, 2 e 3 entro il 2030 e del -80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018 (rispetto agli obiettivi di -25% e -65% del precedente piano). Per quanto riguarda le emissioni nette scope 1 e 2, l’azienda arriverà a -40% entro il 2025 (rispetto ai livelli del 2018) e raggiungerà le zero emissioni nette entro il 2035, in anticipo di cinque anni rispetto al precedente piano. Aumenterà inoltre la quota degli investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche, puntando al 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e arrivando all’80% al 2040.
Nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione una crescente attenzione è posta sul concetto di “giusta transizione”, ovvero la corretta gestione degli impatti che tale trasformazione energetica genera sulle persone, a partire dai lavoratori diretti e indiretti fino alle comunità e ai clienti. Il report fornisce una rappresentazione sintetica di progetti e iniziative adottati da Eni nella prospettiva di garantire un percorso di transizione equo. Tali progetti si integrano nella costante evoluzione delle attività di business che comprende la conversione di raffinerie in bioraffinerie, i progetti di conservazione delle foreste, lo sviluppo delle rinnovabili e gli accordi siglati per la realizzazione degli agri-hub che consentiranno di fornire agri-feedstock per le bioraffinerie creando nuovi posti di lavoro e supportando lo sviluppo di nuove attività nei Paesi di presenza.
Le iniziative realizzate nel 2021
Eni ha infine rafforzato le partnership con le organizzazioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo. Tra le principali iniziative per il territorio realizzate nel 2021 spiccano le attività volte a migliorare l’accesso all’acqua in Iraq per la popolazione di Bassora grazie agli impianti di trattamento delle acque messi a disposizione da Eni; i progetti di diversificazione economica nel settore agricolo in Angola, Congo e Nigeria, e i progetti per supportare l’imprenditoria locale e giovanile in Egitto. Resta centrale l’impegno di Eni per promuovere l’educazione e la formazione professionale: ne sono un esempio le iniziative in Angola, Egitto, Iraq, Messico e Mozambico.