Eni for 2019 – A just transition: l’impegno della società per favorire una transizione energetica equa

Negli ultimi sei anni, Eni ha avviato una trasformazione improntata alla sostenibilità i cui risultati sono oggi messi nero su bianco nell’ Eni for 2019 – A just transition, il report di sostenibilità in cui si confermano gli impegni contenuti nel Piano Strategico di Lungo Termine al 2050, che coniuga sostenibilità economico-finanziaria, ambientale e sociale.
Il 14esimo Rapporto di Sostenibilità Eni
La trasformazione avviata dal gruppo di San Donato Milanese negli ultimi anni, attraverso un nuovo modello di business e una nuova mission ispirata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ha portato alla creazione di una società dell’energia più semplice, veloce e resiliente, in grado di integrare la sostenibilità in ogni attività. Un percorso raccontato nel 14esimo Rapporto di Sostenibilità Eni for che parte dai risultati ottenuti nel 2019 e descrive gli obiettivi per i prossimi anni, seguendo le tre aree prioritarie del modello di business di Eni: neutralità carbonica nel lungo termine, modello per l’eccellenza operativa e alleanze per lo sviluppo locale.
Nel Report, la società del cane a sei zampe sottolinea come l’intensità delle emissioni di gas a effetto serra nelle operazioni upstream del gruppo si è ridotta del 27% rispetto al 2014 ed è in linea con l’obiettivo al 2025, che prevede una riduzione del 43% rispetto al 2014. Le emissioni fuggitive di metano mostrano un calo del 44% rispetto al 2018, mentre la riduzione conseguita ha permesso il raggiungimento con 6 anni di anticipo del target al 2025 di riduzione dell’80% rispetto al 2014. Nell’ambito Ricerca e Sviluppo, inoltre, ricorda Eni, sono state depositate 34 nuove domande di brevetto, di cui 15 mirate direttamente allo sviluppo di tecnologie nel settore delle fonti rinnovabili (biocarburanti e solare). Nel corso del 2019 è proseguita la formazione in materia di diritti umani per un totale di 25.845 ore erogate allo scopo di creare un linguaggio e una cultura comune e condivisa sui diritti umani e a migliorare la comprensione dei possibili impatti del business in materia. Circa 6.000 fornitori (tra cui tutti i nuovi) sono stati oggetto di verifica e valutazione con riferimento a tematiche di sostenibilità ambientale e sociale (es. salute, sicurezza, ambiente, diritti umani, anti-corruzione, compliance). Infine, sono stati investiti circa €95,3 milioni per lo sviluppo locale.
Nel Report Eni for, per il terzo anno consecutivo, è incluso un documento interamente dedicato al percorso di neutralità carbonica nel lungo termine, costruito seguendo le raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), di cui Eni è stato membro sin dalla sua fondazione.
Eni prevede di raggiungere una significativa riduzione dell’impronta carbonica per effetto di azioni su tutto il portafoglio di business. La nuova strategia punta ad azzerare entro il 2040 le emissioni nette GHG scope 1 + scope 2 e ad ottenere al 2050 una riduzione dell’80% delle emissioni nette GHG sull’intero ciclo di vita dei prodotti energetici (comprensive di emissioni scope 1, scope 2 e scope 3), oltre la soglia del 70% indicata dall’Agenzia Internazionale dell’Energia nello Scenario di Sviluppo Sostenibile (SDS), compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Eni inoltre ha investito nel 2019 33,4 milioni di euro nella formazione, incrementando del 16,5% le ore dedicate a questa attività rispetto al 2018. Infine Eni for 2019 dedica una sezione apposita alle alleanze per la promozione dello sviluppo locale, ovvero alle collaborazioni strette con istituzioni, agenzie di cooperazione, università, organizzazioni della società civile e stakeholder locali per attuare iniziative a favore delle comunità nei Paesi di presenza.