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Eni fa il suo ritorno in Qatar

21 Aprile 2008 07:32

La strategia futura di Eni riparte dal Qatar. Il Cane a sei zampe ha siglato un accordo con Qatar Petroleum International per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi. L’annuncio è stato dato dal numero uno di Eni, Paolo Scaroni, in occasione dell’International Energy forum (Ief).


Una lettera d’intenti con la quale le due compagnie energetiche si impegnano a cercare di individuare le diverse opportunità che si presentano “con l’intento di sfruttare al meglio nuove o esistenti risorse di gas naturale e petrolio”, e sviluppare anche “progetti congiunti nel settore petrolchimico e nella generazione elettrica”. “La firma di oggi – ha precisato  il ministro Al-Attiya – segna un’altra pietra miliare per Qatar Petroleum International che ambisce a diventare una compagnia leader a livello internazionale, un obiettivo strettamente legato allo sviluppo di progetti-chiave in Africa e nell’area del Mediterraneo. Questo accordo con Eni offre nuove prospettive di investimento, poiché l’Italia è uno dei partner più importanti del Paese del Qatar”.

 

In base ai termini dell’accordo, le società individueranno opportunità di interesse reciproco con l’obiettivo di sfruttare al meglio nuove o esistenti risorse di gas naturale e petrolio, dunque.  Il Memorandum prevede inoltre lo sviluppo di progetti congiunti nel settore petrolchimico e nella generazione elettrica.
L’accordo siglato oggi non è l’unico passo della società di San Donato Milanese nella strategia di riavvicinamento al Qatar, lasciato nel 2002. Scaroni ha annunciato che l’Eni è in gara per 4 blocchi di esplorazione nell’offshore del Paese.

 

Una mossa che riaccende il risiko energetico europeo. Da poco archiviata l’acquisizione della spagnola Endesa da parte di Enel e già si rimette in moto la voglia di acquisizioni dell’energia nel Vecchio continente. L’ultima preda in ordine di tempo è un’altra iberica, Iberdrola, che fa gola sia al colosso francese EdF sia alla tedesca E.On. Ma non solo. Oltremanica sono tutti pazzi per British Energy, in lizza spiccano i nomi di EdF, la teutonica Rwe e la svedese Vattenfal.