ENI e Intesa Sanpaolo tra i titoli del Ftse Mib da tenere sott’occhio. Settimana calda tra inflazione, Fed e trimestrali banche Usa
Nuova settimana per Piazza Affari che cercherà di dare seguito ai rialzi messi a segno la scorsa ottava. Nelle ultime sedute la volatilità è tornata a fare capolino sui mercati con l’alternarsi di ribassi consistenti e cospicui rimbalzi. A tenere banco è poi la questione energetica.
Le preoccupazioni sull’inflazione continuano a persistere, con il carbone ai massimi storici e il petrolio WTI che aggiorna i massimi da 7 anni. I mercati si interrogano anche sui possibili riflessi del nuovo riscontro deludente dal mercato del lavoro Usa arrivato venerdì scorso. “Il rapporto sull’occupazione di venerdì ha fornito abbastanza dubbi per alcuni da considerare potenziali ritardi nel tapering della Fed, anche se potremmo ottenere una maggiore comprensione della loro posizione quando i verbali del FOMC saranno pubblicati mercoledì”, argomentano stamani gli esperti di IG nella loro Morning Call.
Come rimarca Pietro Di Lorenzo, trader professionista e fondatore di SOS Trader, il Ftse Mib con il +1,7% della scorsa ottava si è riportato nella parte centrale del trading range che ingabbia i corsi da 56 sedute fra area 25.000 e 26.700. “Operativamente fin quando il Ftse Mib galleggerà sopra 25.000 punti la nostra impostazione rimane positivo”, aggiunge Di Lorenzo.
Oggi corrono i titoli oil, male Enel
Oggi il Ftse Mib cede lo 0,18% a 26.004 punti. Tra le blue chip milanesi spiccano i rialzi dei titoli oil, ancora una volta sostenuti dai nuovi massimi toccati dal petrolio. ENI in particolare segna +1,4% sopra la soglia dei 12 euro per la prima volta da febbraio 2020. Ancora meglio fanno Tenaris con +1,75% e Saipem +1,6%. Tra le banche +0,7% Unicredit e +0,4% Intesa.
Tra i segni meno spicca invece Enel con -1,6% in area 6,80 euro. Male anche Interpump e Diasorin a oltre -1%.
Mercoledì il clou con verbali Fed, inflazione e avvio earning season
La settimana appena iniziata sarà ricca di dati macroeconomici. Il più importante è il report sull’inflazione negli Stati Uniti in agenda mercoledì. “Le cifre sull’andamento dei prezzi al consumo potrebbero essere determinanti per le prossime scelte in politica monetaria della Federal Reserve”, rimarca Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG. In Europa da osservare con particolare attenzione l’indice ZEW in Germania.
Da tenere d’occhio anche l’inizio della stagione degli utili del terzo trimestre. Mercoledì sono attesi i numeri di JPMorgan Chase, Goldman Sachs, Blackrock e giovedì quelli di UnitedHealth, Bank of America, Wells Fargo, Morgan Stanley, Citigroup, Alcoa.
Assemblea Intesa per via libera a dividendo
In Italia per le prime trimestrali bisognerà attendere l’ultima settimana di ottobre. Le attenzioni degli investitori sono sugli sviluppi sul fronte Unicredit-Mps, così come dell’imminente stacco dividendo di Intesa Sanpaolo. Il 14 ottobre l’assemblea dei soci di Intesa sarà chiamata a deliberare sulla distribuzione di parte della riserva straordinaria a valere sui risultati 2020 pari a oltre 1,93 miliardi di euro, ossia 9,96 centesimi per ogni azione ordinaria. Lo stacco è previsto il 18 ottobre. Tra poco più di un mese Intesa concederà il bis con un account cash, a valere sui risultati del 2021, di importo pari a 1,4 miliardi di euro, pari a 0,0721 per azione, con lo stacco della cedola previsto per il 22 novembre, in pagamento il 24 novembre. In tal modo Intesa terrà fede al target di un payout pari al 75% sul 2020 e del 70% sul 2021.
I titoli del Ftse Mib da seguire oggi
Tra i titoli interessanti per la seduta odierna, SOS Trader segnala:
TENARIS mostra una evidente inversione della forza relativa, apprezzandosi del 5,57% nell’ultima settimana. Ci attendiamo un ulteriore allungo verso la resistenza chiave a 10€.
HERA mostra grande debolezza archiviando la sesta settimana negativa nelle ultime 7. Monitoriamo il supporto in area 3.36€ che potrebbe opporsi a una ulteriore discesa dei prezzi.
Poste Italiane tocca un nuovo massimo assoluto Il superamento di 12,22€ potrebbe calamitare nuovi acquirenti.
Monitoriamo Intesa Sanpaolo in attesa dell’assemblea in programma giovedì. Una chiusura sopra 2,53€ fornirà un solido segnale di continuazione. rialzista.
ENI si riporta a contato con la resistenza in area 11,95€. Possibile intervenire a seguito del breakout di questo livello.