Eni completa la cessione di un altro 5% di Snam per 612,5 milioni di euro. Titoli a due velocità in Borsa
Eni non perde tempo ad uscire dal capitale di Snam. A poche ore dal via libera dell’assemblea per il passaggio del pacchetto di controllo della rete gas alla Cassa Depositi e Prestiti, il colosso di San Donato Milanese ha concluso l’operazione finalizzata alla cessione di 178.559.406 azioni ordinarie pari al 5% del capitale sociale di Snam. Si tratta della prima tranche del 25% di Snam destinato al mercato. Il corrispettivo complessivo è stato pari a 612,5 milioni di euro.
L’operazione, realizzata attraverso una procedura di “accelerated bookbuilding” rivolta a investitori istituzionali italiani e esteri, si è chiusa ad un prezzo finale di assegnazione pari a 3,43 euro per azione e verrà regolata mediante consegna dei titoli e pagamento del corrispettivo in data 23 luglio. Per finalizzare l’operazione Eni si è avvalsa di Goldman Sachs in qualità di “Sole Bookrunner”.
A Piazza Affari i due titoli viaggiano a due velocità: Eni mostra un progresso dell’1,60% a 16,75 euro, mentre Snam indossa la maglia nera con un -3,70% a 3,394 euro. Il gruppo petrolifero continua a non risentire in Borsa del downgrade di Moody’s che ieri mattina, in scia all’ultimo declassamento sull´Italia, ha abbassato il debito del colosso petrolifero da A2/Prime-1 ad A3/Prime-2, assegnando un outlook negativo.
Due giorni fa, al termine dell’assemblea degli azionisti, l’Ad Paolo Scaroni ha dichiarato di vedere l’Eni finanziariamente più solida al termine dell’operazione di cessione di Snam. Inoltre, il top manager ha affermato di aspettarsi un incasso pari a 17-18 miliardi di euro tra la vendita delle azioni della rete gas e il deconsolidamento del debito. In questo caso il debito del Cane a sei zampe dovrebbe scendere a circa 10 miliardi di euro.