News Notizie Italia Enel3, gestori fiduciosi sul possibile raddoppio tranche

Enel3, gestori fiduciosi sul possibile raddoppio tranche

Pubblicato 20 Ottobre 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:30
Il collocamento di Enel piace al mercato. Stando alle prime indicazioni, le richieste da parte degli investitori, risparmiatori, azionisti e dipendenti Enel per aderire alla terza tranche non mancano. Anzi, secondo voci di stampa, nel primi due giorni di Opv il lotto del 20% dell'offerta globale Enel3 destinato al retail sarebbe già andato esaurito. Tanto che il Tesoro starebbe pensando di raddoppiare l'offerta, portandola al 40%. Ebbene i gestori, interpellati da Spystocks, sono generalmente favorevoli a questa mossa del Ministero di via XX Settembre, con qualche voce fuori dal coro sulla presunta "egemonia" di Enel nei confronti delle Ipo che arriveranno a breve. Secondo Mario Spreafico, gestore di Banknord, "Enel sta catalizzando l'attenzione del mercato retail: questo collocamento ha il sapore di un super bond con tutti i vantaggi del caso". Le ragioni? "Enel è una società che garantisce buoni dividendi, ha allettato con il bonus share, è in un settore quello delle utility, su cui mercato e analisti hanno fiducia perché difensivo. Enel, insomma, è un investimento che incorpora meno rischi rispetto ad altre società quotate in Borsa e quindi l'operazione collocamento fa il pieno", snocciola il gestore, che non vede a rischio nemmeno le Ipo in arrivo. "Lo sbarco di Geox, Panaria group, Teamsystems si rivolgono a un pubblico di investitori professionisti, che cercano investimenti ben diversi dal retail", risponde Spreafico. Sulla stessa lunghezza d'onda Manlio Bonafede, gestore di Banca Leonardo. "Non è la prima volta che una società che lancia un collocamento di fronte a una richiesta forte decida di allargarla", dice l'esperto. Mentre sul discorso "piccole" Ipo, Bonafede consiglia ai privati che non hanno dimestichezza con queste operazioni finanziarie di non aderire. Secondo Andrea Pastorelli, gestore di Banca Ifigest, "non ci sono pericoli per la buona riuscita del collocamento Enel, anche a fronte di un raddoppio della tranche perché il mercato retail è preparato". Anche per le Ipo che riguardano le società più piccole Pastorelli non vede problemi. "Sono società che presentano ridotta capitalizzazione. Non credo che avranno difficoltà a trovare adesioni", spiega il gestore. Di diverso avviso Alberto Magnani di Abbacus sim. Secondo l'esperto il raddoppio della tranche di Enel "congestionerà il mercato". "Se il Tesoro darà veramente avvio a questa operazione, vedo rischio ingolfamento. Sul mercato c'è liquidità, ma questa corre il rischio di essere drenata tutta da Enel", denuncia il gestore. "Le Ipo che seguiranno ad Enel rischiano di restare a bocca asciutta. Enel sta indorando la pillola: offre rendimenti alti ma su una redditività che non ha ancora incassata, come può essere il collocamento Terna e l'operazione su Wind".