Enel: utile 2012 in forte calo a 865 milioni, ha pesato Endesa. Cedola a 0,15 euro
Enel ha archiviato l’esercizio 2012 con un utile netto in forte contrazione (-79%) a 865 milioni di euro rispetto ai 4,113 miliardi di euro dell’anno prima. A pesare sono state le svalutazioni dell’avviamento per complessivi 2,575 miliardi di euro, di cui ben 2,4 miliardi relativi all’operazione Endesa. L’utile ordinario si è attestato a 3,455 miliardi di euro, in contrazione del 14,9% rispetto all’anno passato mentre i ricavi sono ammontati a 84,889 miliardi di euro, in aumento del 6,8% rispetto ai 79,514 miliardi del 2011.
In flessione del 4,9% il margine operativo lordo (Ebitda) a 16,738 miliardi mentre il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 7,735 miliardi, in diminuzione del 31,4%. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2012 si è attestato a 42,948 miliardi di euro, registrando un decremento di 1,681 miliardi di euro rispetto a fine 2011. Il gruppo energetico ha comunque confermato la propria politica di dividendi: la cedola 2012 sarà pari a 15 centesimi per azione, in linea con le aspettative di mercato.
“Nel corso del 2012 il gruppo ha conseguito risultati in linea con gli obiettivi indicati al mercato, sia in termini di margine operativo lordo sia in termini di indebitamento finanziario netto, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico sfavorevole, particolarmente in Italia e Spagna”, ha commentato Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale dell’azienda energetica. “In quest’ultimo Paese, il peggioramento dei flussi di cassa attesi, conseguente ai provvedimenti regolatori emessi dal governo spagnolo nel corso del 2012, unitamente al deterioramento del quadro economico di riferimento, hanno reso necessario un adeguamento di valore dell’avviamento associato alle attività di Endesa nella Penisola iberica. Per i prossimi cinque anni confermiamo la strategia già avviata, focalizzata sulla protezione dei margini e dei flussi di cassa nei mercati maturi e sullo sviluppo nei mercati in crescita e nelle rinnovabili. Tutto ciò accelerando le azioni di riduzione dei costi e di incremento delle efficienze nell’ambito dell’intero gruppo nonché di semplificazione della struttura societaria del gruppo medesimo, con una costante attenzione alla riduzione dell’indebitamento, nonché al mantenimento della nostra attuale categoria di rating. Si prevede che tali azioni possano consentire di cogliere il momento in cui le economie mature, in particolare Italia e Spagna, riprenderanno a crescere”.
Piano 2013-2017
Enel ha inoltre presentato il piano industriale 2013-2017 che prevede un Ebitda a circa 16 miliardi di euro nel 2013, circa 16 miliardi nel 2015 e tra 17 e 18 miliardi nel 2017; l’utile netto ordinario a circa 3 miliardi di euro nel 2013, circa 3,3 miliardi nel 2015 e tra 4 e 5 miliardi nel 2017; indebitamento finanziario netto a circa 42 miliardi di euro nel 2013, circa 37 miliardi nel 2014 e tra 36 e 37 miliardi nel 2017. La società prevede inoltre una protezione del margine operativo lordo e del cash flow attraverso un significativo piano di riduzione costi e una politica selettiva degli investimenti e un rafforzamento della struttura patrimoniale, anche attraverso un piano di cessioni per circa 6 miliardi ed emissione di strumenti ibridi per circa 5 miliardi. Atteso anche un avanzamento nella riorganizzazione del gruppo, anche attraverso operazioni di minorities buy-out. Confermata infine la politica dei dividendi con un pay-out pari almeno al 40% dell’utile netto ordinario del gruppo lungo tutto il periodo di piano.