Enel: per S&P è una delle utility più resilienti, entro 2030 da rinnovabile oltre 80% capacità installata

S&P Global Ratings ha aggiornato le valutazioni su sei grandi utility europee, tra cui l'italiana Enel. Confermati i rating su Enel, Iberdrola, EnBW, Orsted, EDP con outlook stabile su tutte. Mentre è sceso da stabile a negativo l'outlook su Naturgy.
"L'impegno dei governi europei per la transizione energetica, mirando a zero emissioni nette entro il 2050 - combinato con la necessità di rafforzare le reti elettriche, prevalendo tassi di interesse bassi e il crescente appetito degli investitori per la finanza sostenibile - stanno creando le condizioni per un superciclo di investimenti", è la premessa del'agenzia di rating che in questa situazione prevede l'emergere di una maggiore divergenza nella performance operativa delle utilities, a seconda dei loro portafogli di business, competenze interne e strategie, con le aziende più esposte alle energie rinnovabili e alle reti elettriche che hanno prestazioni migliori di altre.
Su Enel, che vede circa il 50% dei suoi guadagni derivare da attività di distribuzione elettrica regolata e allo stesso tempo presenta un contributo crescente dalla generazione di energie rinnovabili contrattate a lungo termine (che dovrebbe rappresentare circa il 25% dei guadagni nel periodo 2021-2023), S&P prevede che la maggior parte del mix di generazione di Enel si allontani dalla generazione convenzionale entro il 2030, grazie a investimenti dedicati accelerati. Le energie rinnovabili dovrebbero rappresentare oltre l'80% della capacità installata totale entro il 2030 rispetto a circa il 55% a fine anno 2020, facilitata dalla più rapida eliminazione graduale della produzione di carbone (8,9 GW di capacità installata nel 2020) ora prevista per il 2027.
"L'impegno dei governi europei per la transizione energetica, mirando a zero emissioni nette entro il 2050 - combinato con la necessità di rafforzare le reti elettriche, prevalendo tassi di interesse bassi e il crescente appetito degli investitori per la finanza sostenibile - stanno creando le condizioni per un superciclo di investimenti", è la premessa del'agenzia di rating che in questa situazione prevede l'emergere di una maggiore divergenza nella performance operativa delle utilities, a seconda dei loro portafogli di business, competenze interne e strategie, con le aziende più esposte alle energie rinnovabili e alle reti elettriche che hanno prestazioni migliori di altre.
Su Enel, che vede circa il 50% dei suoi guadagni derivare da attività di distribuzione elettrica regolata e allo stesso tempo presenta un contributo crescente dalla generazione di energie rinnovabili contrattate a lungo termine (che dovrebbe rappresentare circa il 25% dei guadagni nel periodo 2021-2023), S&P prevede che la maggior parte del mix di generazione di Enel si allontani dalla generazione convenzionale entro il 2030, grazie a investimenti dedicati accelerati. Le energie rinnovabili dovrebbero rappresentare oltre l'80% della capacità installata totale entro il 2030 rispetto a circa il 55% a fine anno 2020, facilitata dalla più rapida eliminazione graduale della produzione di carbone (8,9 GW di capacità installata nel 2020) ora prevista per il 2027.