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Enel a passo spedito alla conquista di Endesa

12 Aprile 2007 07:13

Enel procede a ritmo serrato alla conquista di Endesa. Ieri infatti il gruppo elettrico italiano nel pomeriggio ha fatto sapere tramite una nota stampa che, attraverso la controllata Enel Energy Europe e insieme con gli alleati di Acciona, ha presentato dinanzi alla Comision Nacional del Mercado de Valores (Cnmv, organo spagnolo corrispondente alla nostra Consob) un’offerta congiunta per il 100% delle azioni di Endesa.


Il prezzo offerto agli azionisti della utility spagnola sarà di 41,30 euro per titolo, pagati interamente in contanti, ed è pari al prezzo di 41 euro per azione di Endesa annunciato dagli offerenti il 26 marzo, incrementato di un importo equivalente agli interessi maturati su questa cifra, al tasso Euribor a tre mesi, dal 26 marzo fino al 31 maggio 2007. Dallo stesso prezzo di offerta saranno detratti i dividendi che dovessero essere distribuiti da Endesa dalla data della presentazione dell’offerta alla data di pubblicazione dei risultati della stessa. E’ quindi plausibile che, considerando che dovrebbe essere proposta all’assemblea dei soci spagnoli una cedola sugli 1,64 euro, di cui 50 centesimi già distribuiti, i soldi cash messi sul piatto per singola azione dalla società capitanata da Fulvio Conti possano scendere di poco più di un euro.


Ma, come scrive La Repubblica questa mattina, il consiglio di amministrazione della utility spagnola, che in realtà è sempre stato favorevole più all’ingresso dei tedeschi di E.on (la cui offerta era in ogni caso meno vantaggiosa) che a quello degli italiani con gli alleati di Acciona, potrebbe rappresentare l’ultimo ostacolo alla conquista di Endesa. Il cda, dopo la notizia del fallimento dell’Opa di E.On e dopo l’annuncio di quella di Enel e Acciona – che con ogni probabilità andrà a buon fine – si è riservato di “pronunciarsi nei tempi e nelle forme dovute”, ma va segnalato che il deposito del prospetto davanti alla Cnmv da parte del gruppo guidato da Fulvio Conti ha già fatto scattare la cosiddetta passivity rule, cioè la limitazione dei poteri in mano al management di una società che diventi oggetto di Opa. La cordata composta da Enel e Acciona ha accelerato i tempi di presentazione dell’offerta proprio per dribblare eventuali azioni legali da parte del cda di Endesa, che ora però dovrebbe avere le mani abbastanza legate. Sembrava infatti che gli advisor legali del gruppo iberico stessero mettendo a punto un piano difensivo basato sull’intento di evitare una sorta di “spezzatino” del gruppo.