News Notizie Italia Enel: Csfb, stop ad aumento tariffe conferma basso appeal del business domestico

Enel: Csfb, stop ad aumento tariffe conferma basso appeal del business domestico

Pubblicato 23 Giugno 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:48
L'altolà del governo italiano all'aumento delle tariffe elettriche, che sarebbe dovuto partire da luglio, non fa sussultare gli analisti del Credit Swiss First Boston che confermano "neutral" sul titolo con un prezzo target a 7 euro in linea con l'andamento dell'azione e vedono tale decisione del governo come una conferma della minore attrattività del business domestico di Enel rispetto al passato. "La quarta tranche di Enel che verrà piazzata sul mercato (portando la quota del Tesoro dal 31 al 22% circa) alza la nostra convinzione che in futuro l'influenza politica potrebbe condizionare il potere regolamentatorio in Italia, dove le tariffe sono le più alte in Europa", commentano gli analisti della banca d'affari svizzera. Andando a guardare la situazione di Enel nel suo complesso, Csfb vede quattro rischi che incombono sull'investimento: primo, le attese di una generazione del business più alte di sempre, mentre la strategia del gruppo basata sul ripotenziamento al carbone potrebbe essere cambiata dalle autorità locali minando così il miglioramento dei margini con una caduta dei prezzi dell'energia; secondo, la mancata crescita degli utili durante i prossimi quattro anni; terzo, la politica dei dividendi che porterebbe l'high yield al 7% secondo i rumor che vedono l'annuncio a settembre di un dividendo a 0,5 euro contro una crescita del pay out molto minore; infine i rischi da acquisizioni nell'Est Europa che garantirebbero bassa visibilità.