Enel: approva integrazione di EGP, taglia guidance Ebitda. Confermati i dividendi
Enel alza il velo sul nuovo piano industriale 2015-2015 dove sono stati aumentati gli obiettivi di efficienza operativa fino a un risparmio di 1,8 miliardi di euro. Durante l’arco di piano il colosso elettrico prevede infatti una riduzione dei costi operativi di 1 miliardo di euro e una riduzione degli investimenti in manutenzione per 800 milioni di euro. Al tempo stesso il gruppo guidato da Francesco Starace ha messo in cantiere un aumento degli investimenti per la crescita industriale pari a 2,7 miliardi di euro, fino a raggiungere i 17 miliardi di investimenti nel periodo 2016-2019. Nel corso di questo periodo circa il 95% dei nuovi investimenti per la crescita sarà destinato ad attività a rischio ridotto e ritorni stabili, come ad esempio la generazione da fonti rinnovabili.
Proprio le rinnovabili avranno un peso notevole nei prossimi anni all’interno dell’universo Enel. In questa direzione è stata approvata la proposta di integrazione societaria di Enel Green Power e la riorganizzazione delle attività in America Latina in corso. L’operazione con EGP sarà eseguita mediante una scissione parziale non-proporzionale della controllata per effetto della quale le attività italiane rimarranno in capo a EGP, che diventerà interamente controllata da Enel e poi delistata. Le partecipazioni estere verranno invece assegnate a Enel.
“Gli attuali azionisti di EGP riceveranno azioni di Enel di nuova emissione, con un rapporto di cambio di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione EGP portata in concambio”, si legge nella nota del colosso elettrico. Le assemblee straordinarie di Enel e EGP per l’approvazione del progetto di scissione sono state convocate per l’11 gennaio 2016.
Per quanto riguarda i target finanziari Enel prevede di realizzare un aumento cumulato dell’Ebitda di crescita pari a 7,2 miliardi di euro nel periodo 2015-2019. Il nuovo piano industriale del colosso elettrico prevede un Ebitda nel 2015 a 15 miliardi di euro e a 15,5 miliardi nel 2017 (Cagr +4%), mentre l’utile netto è visto a 3 miliardi quest’anno e a 3,4 miliardi nel 2017 (Cagr +10%). Gli obiettivi di Ebitda sono inferiori rispetto a quelli indicati a marzo che fissavano un Ebitda nel 2016 a 15 miliardi e a 15,6 miliardi nel 2017.
Nel nuovo piano industriale di Enel il target di dismissioni di asset è stato aumentato a 6 miliardi di euro dai precedenti 5 miliardi di euro. Confermata invece la politica di dividendi annunciata lo scorso marzo: il payout ratio aumenterà di 5 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il 65% nel 2018 dal 50% previsto quest’anno.