Notizie Notizie Italia Enel (+5%) guida euforia utility, segnale importante dai Btp dopo inversione a U di un super falco BCE

Enel (+5%) guida euforia utility, segnale importante dai Btp dopo inversione a U di un super falco BCE

25 Febbraio 2022 13:18

Vera e propria impennata oggi per le utility europee. A Piazza Affari a guidare la corsa è Enel, titolo di maggior peso di tutto il listino milanese, con un balzo di oltre il 5% che riproietta il titolo in area 6,50 euro. Molto bene anche Terna (+4,9%), Snam con +3,3% e A2A con +3,5%. In generale l’indice EURO STOXX Utilities segna a metà seduta circa +5 per cento.

A cosa è dovuta questa fiammata delle utility? Certamente il balzo di ieri dei prezzi del gas, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, contribuisce ad accendere i fari sul settore. Ma oggi a tenere banco è il possibile cambio di impostazione da parte delle banche centrali, che potrebbero mostrarsi più attendiste nel rialzare i tassi in virtù delle possibili ricadute sulla crescita economica della crisi Ucraina. Guardando all’Europa, oggi il tasso del Btp decennale viaggia in area 1,79%, ossia 20 punti base sotto i picchi a 1,99% toccati a metà mese. Ieri in particolare i tassi periferici dell’Area euro ed in particolare quelli italiani (-10 bp) hanno accelerato al ribasso con spread Italia vs Germania tornato sotto 170 pb.

Il settore delle utility era tra quelli rimasto più indietro in questa prima parte di 2022 proprio sulla prospettiva di rialzo dei rendimenti e in parte anche per il rischio che il caro-bollette portasse a delle misure da parte del governo per rifarsi sui profitti delle società energetiche.

Bce in frenata su rialzo tassi

A dare fiato alle speranze del mercato di una Bce più attendista sono state soprattutto le parole dell’esponente del Consiglio direttivo della Bce Robert Holzmann che, in un’intervista rilasciata a Bloomberg, ha detto che l’attacco di Putin all’Ucraina potrebbe posticipare l’uscita Bce dal bazooka monetario che ha lanciato nel 2020, nel periodo più drammatico della pandemia Covid.

Holzmann è tra i più falchi della BCE e solo due giorni fa si era espresso a favore di due rialzi quest’anno (con il primo anche prima della fine del QE). Le dichiarazioni del banchiere austriaco sono arrivate nel pomeriggio di ieri dopo la riunione informale della BCE “e pertanto potrebbero essere un segnale significativo dell’umore prevalente all’interno del Consiglio in vista della riunione del 10 marzo”, asseriscono gli esperti di MPS Capital Services.