Enac, Riggio dà i tre giorni ad Alitalia

Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, mette pressione ad Alitalia e al Commissario straordinario, Augusto Fantozzi, annunciando di essere pronto a ritirare la licenza di volo provvisoria del vettore italiano se entro giovedì non arriveranno un nuovo piano o nuove offerte di acquisto per la compagnia di bandiera.
Al termine dell’incontro Enac-Alitalia il tempo per portare in salvo il vettore tricolore sembra essere sempre meno. Dopo giovedì, serviranno tre giorni agli Uffici dell’Enac per esaminare l’eventuale piano e determinare se sia in grado di garantire la sicurezza dei voli. In caso contrario, assenza di un piano o giudizio negativo sullo stesso, l’Enac provvederebbe al ritiro della licenza di volo provvisoria ad Alitalia. La licenza provvisoria venne concessa a inizio mese contestualmente al ritiro della licenza di volo completa ed è legata all’annunciato piano di ristrutturazione, quello della Compagnia aerea italiana, arenatosi sugli scogli della trattativa con le parti sociali. A opporsi al piano di Cai i piloti e sei sigle sindacali legate al personale di volo.
Con il ritiro della licenza gli aeromobili della compagnia di bandiera non potrebbero più volare con effetto immediato. Nel frattempo l’Autorità aeroportuale israeliana ha provveduto a sequestrare conti bancari e asset di Alitalia in Israele a fronte di un debito di 350.000 euro.
Sul fronte sindacale si cerca di riaprire il tavolo delle trattative e un effetto positivo sembra aver avuto la pubblicazione, sul sito della compagnia, con il quale il Commissario Fantozzi invitava a manifestazioni di interesse per Alitalia. I lavoratori che si erano opposti all’accordo con Cai giudicano infatti positivamente la possibilità che altre cordate o compagnie aeree possano proporre la loro alternativa al piano presentato dal gruppo di imprenditori italiano.
Il bando non tuttavia ha per il momento avuto effetti visibili. Il Commissario Fantozzi aveva già sondato le maggiori compagnie aeree europee nei giorni scorsi ma aveva ricevuto il rifiuto di British Airways mentre Air France-Klm e Lufthansa rimangono alla finestra, interessate allo stato attuale a sole quote di minoranza. L’ultima in particolare ha confermato di tenere sotto osservazione la situazione. Diventa cruciale quindi trovare un compromesso con i lavoratori che si sono opposti al piano Fenice sia per riannodare il filo delle trattative con la cordata italiana Cai sia per spingere le compagnie straniere a esporsi in maggiore misura.